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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

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CERCASI DISPERATAMENTE CAPPELLANO MILITARE CON NIPOTE.
MA E’ VERO CHE I GENERALI PRENDONO I MIGLIORI ALLOGGI?
LE INCREDIBILI DOMANDE DI UN GIORNALISTA DI UN ACCREDIDATO “GIORNALONE”.

Alla ricerca dello scoop perduto, da giornalisti promossi giornalai.
Il degrado di una professione di chi potrebbe sapere, ma non vuole.
Alla gara dell'inciviltà e del disprezzo per gli altri, lettori compresi, vince chi strilla più forte.

Tra delibera congiunta e marasma informatico ci sguazzano cogliendo l'occasione, i "recuperator's e i nuovi sceriffiperiferici".
Riprendere quell'antica voglia matta di sfratto, da Roma a Taranto. Cacciato via da casa un utente con moglie e tre bambini piccoli, senza possibilità di proroga.

Settimana decisiva per spedire il fax al Ministro, già raggiunto e superato i 5.000 fax, con un crescendo non previsto: scadenza 13 febbraio 2016.CASADIRITTO, per modificare la deriva in cui si sta precipitando, a seguito della Delibera approvata dalla Corte dei Conti, in perfetta concordanza con figure SMD. Un Piano che a nostro parere doveva essere prima sottoposto al vaglio, tra i Vertici ed il Ministero della Difesa. Ci viene da pensare : MENTRE SEMBRA CHE FUGGANO DALLE RESPONSABILITA’, MUTI PERCHE’ INCAPACI A PARLARE CON IL MINISTRO, MA ESTREMAMENTE E PERICOLOSAMENTE LOQUACI CON ALTRI.

MA ARRIVA ANCHE IL GIORNALONE. Pronto CASADIRITTO? Si Boncioli, dica. Senta sono un giornalista e conduco una inchiesta sugli alloggi della Difesa, a una mia domanda, fatta alla Difesa (a chi non lo dice) afferma l’interlocutore, mi hanno risposto che non ci sono alloggi vuoti. Risponde il Coordinatore: ma con chi ha parlato? Comunque venga pure a fare l’intervista.

Malgrado la voglia che abbiamo ad usufruire dei pochi spazi che ci vengono concessi, con il tempo si impara a sentire puzza di bruciato. Le interviste le concediamo, pur di cercare di mettere un pò di verità in un mare di guano. Conquistare uno spazio è sempre positivo. Comincia l’intervista, il tono e l’atteggiamento è quello del curioso ma anche quello che vuole conferme soltanto ad uno schema già precostituito.

Senta Sig. Boncioli, ma le pare giusto che un cappellano militare, mette all’interno del suo alloggio un proprio nipote? Non si ha nemmeno il tempo di rispondere che incalza ancora: ma è vero che i generali si prendono i migliori alloggi?

Due domande che sconcertano, sapendo che testata rappresenti, non tanto perché le risposte a domande tanto cretine, sono scontate, ma per la pochezza ed il livello in cui poi potrebbe scivolare l’intera intervista stessa.

Siamo in compagnia di alcuni membri della Segreteria e gli sguardi si incrociano. Ma questo, chi lo ha mandato? Quel tipo non mi piace dirà poi un nostro amico di CASADIRITTO al termine dell’incontro.

Ma perché lei, sig. Boncioli, non risponde alle mie domande, dice. Tagliamo allora corto, senta sig. Giornalista, non ho difficoltà a rispondere a queste “domande”, certo che non è giusto metterci il nipote, non conosco l’episodio, ma se fosse vero, è un ulteriore segnale. Ma credo che sia meglio chiederlo all’interessato. Certamente che qualche Generale potrebbe farsi assegnare un alloggio di una certa consistenza e condizione, sicuramente riuscirà pure a farsi apportare ulteriori migliorie.

Ma che c’entra sui punti di una vera inchiesta.

Quando mi farà delle domande relative ad alloggi vuoti? E soprattutto del perche?

Quando mi porrà delle domande relative ai canoni insostenibili e del perchè?

Quando le potrà riferire il mio parere sulla Delibera della Corte dei Conti in parallelo con SMD e quale il retroscena?

Quando mi farà domade relative alle “vendite” fallite?

Quando mi porrà la domanda del perche, malgrado che gli alloggi sono vuoti, ai giovani militari vanno raccontando la favola che la colpa è dei sine titulo che non vogliono andare via?

Quando mi domanderà perchè SMD vuole mollare tutto e scappare con un pugno di fedelissimi e lasciare in mezzo ai guai le famiglie e un intero patrimonio mandato allo sfascio?

Andiamoci a fare un giretto per Roma, è la risposta.

Vediamo dove và a parare il nostro, a cui manifestiamo e dedichiamo una ulteriore domanda, chi lo manda ed perché rimane così rigido ai nostri inviti ad approfondire?

La serata, pesante anche per le condizioni di salute, termina nel buio della Cecchignola, con tanto di telefonino usato come lampada portatile, in una atmosfera irreale alla ricerca di immagini che meglio sarebbero risultate alla luce del sole. Il buio spettrale dei palazzi semivuoti, lo affascina. Commentiamo. Quelle cosiddette interviste, fatte per far nascere storie e suggestioni, nelle quali non trovano spazio argomenti, cause ed effetti che ricadono poi su tanta gente perbene, non interessano ne a lui, ne a chi lo manda e lo paga. Quel tipo che si è presentato per una giusta curiosità giornalistica, gli alloggi vuoti, che avrebbe avuto soddisfatte tutte le sue curiosità, si è limitato a cercare inutili scoop e attraverso il sensazionalismo che poi si ritorce su dei semplici utenti, far scattare sui suoi poco probabili lettori magari scatenati e ignoranti, la molla del qualunquismo e del “sono tutti ladri, abusivi e illegittimi compresi.

Si sta sviluppando come non mai, l’iniziativa promossa da CASADIRITTO, intesa ad aprire, di fatto, una trattativa tra le parti Istituzionali e poi tra queste e CASADIRITTO. Purtroppo maledettamente sola, in questo momento, mancando interlocuzioni o segnali addirittura dallo stesso COCER, interessato se non altro, per via che la faccenda interessi anche i militari in servizio addirittura con il titolo.

I FAX AL MINISTRO DELLA DIFESA PINOTTI. Sono encomiabili e quasi commoventi tutti coloro che si stanno mobilitando in tutta Italia per l’invio dei fax quanti più possibile, spiegando le ragioni e quindi facilmente ottenendo condivisione. Occorre dunque spiegare, avvalendosi del materiale che CASADIRITTO ha fornito. La notizia della Delibera a freddo ha colto di sorpresa anche gli stessi Comandi Periferici, che erano all’oscuro di tutto. Problemi interni della Difesa, che aprono comunque degli interrogativi, ma su cui non vogliamo approfondire.

Dei fax inviati sono dunque protagoniste le famiglie, di tutti, anche di quei militari in servizio, attualmente con il titolo, che saranno, secondo la Delibera congiunta, “sbolognati” verso altri lidi, con nuovi padroni di casa, con nuovi gestori. Senza nemmeno a dirlo, i più preoccupati sono quelli senza titolo, di cui si propone semplicemente lo sfratto immediato, e tanto per gradire li si etichetta di abusivi. Una pacchiana e folkloristica e senz’altro poco giuridica, condicio sine qua non, per giustificare l’intrepida decisione. I fax arrivano da tante località, ciò che rende uniforme l’iniziativa e la partecipazione su tutto il Territorio Nazionale.

A NAPOLI, CASERTA, NOLA, SALERNO S.GIORGIO A CREMANO e tutta l’area della Campania compresa Si esce da vecchie e comode posizioni di rassegnazione, di fatalità e luoghi comuni e esplode il risveglio, con Comitati di famiglie che informiamo e ci informano quasi giornalmente, di episodi commoventi per la spontaneità e l’entusiasmo. In questo contesto non manca qualche provocazione (perlopiù consistente nel distacco da bacheche e distruzione di materiale informativo, roba vecchia già vista da sempre, ad opera di personaggi che svolgono un antico mestiere. Se non fosse così, perché non parlare ed esporre pareri contrari? I fax raccolti nell’intera area campana sono oltre mille.

MILANO. Finito il tempo esistente ai tempi del famoso Convegno di Milano dove dalla tribuna, il Coordinatore veniva ascoltato come un marziano, tanto era il livello di conoscenza dei pur tantissimi presenti. Era il tempo in cui si andava prefigurando il Decreto dell’11 marzo 2011 (Crosetto) ma nessuno ci credeva. Ora i fax arrivano abbondanti da Via dell’Aviazione (Aeronautica) e Via Olivieri (Esercito) Via Anzani (Esercito) e si stimano attorno a 500 in tutta la Lombardia.
BOLOGNA, da Via dell’Ospedale, Via Einstein, Via Sabotino, Via Cesare Battisti. Sull’intera area più di 400. FERRARA, Via Frescobaldi circa 30, RAVENNA 20 MODENA, Via C.A. dalla Chiesa, 20 TARANTO, nei comprensori della Marina Militare, di Via Virgilio Via Generale Messina e Via Magnaghi, più di 100. PADOVA, nel Comprensori di Via Isonzo (Aeronautica) e di Corso Milano (Esercito) 80 VENEZIA E MESTRE MARGHERA 50. ANCONA E FALCONARA MARITTIMA CHIAVARI, Via Parma, il fax è stato inviato come atto di solidarietà, anche dagli utenti che hanno affrontato le vendite, totale circa 90.
ALBENGA e poi IMPERIA, LA SPEZIA e GENOVA. LIVORNO, dalle Via Torretta, Via Bonaventura, circa 100.
TORINO, da Pazza B.Caccia e Via Aquila, 70 RIMINI, da Via Marecchiese e Via Calzecchi.
50 PALERMO, da sempre risultava isolata ora da Via Martin Luther King e da Via della Favorita e altri Comprensori (Esercito) quasi 300, MESSINA ed altre località.
25 CAGLIARI Via S. Benedetto (Aeronautica) Viale Calamosca,(Esercito) SASSARI, Quartu S.Elena (Esercito) e LA MADDALENA (Marina) piu’ di 400.
Dalla TOSCANA, oltre Livorno già citato, da PISA Via Caduti di Serajevo, da FIRENZE, da SESTO FIORENTINO, Via della Gora, a PISTOIA E SIENA, MASSA, oltri 500. VERONA,Via Maldonato, UDINE, TRIESTE, Via Rota BOLZANO Via Resia,TRENTO altri 250.
ROMA, che dire? 1.800 (milleottocento) quelli complessivi nel Lazio, ivi compresa Civitavecchia, Ciampino Bracciano, Anzio e Nettuno , Sabaudia, Gaeta, Via Annunziata, e VITERBO che ha ristabilito nuovamente i contatti Via Cimini e Strada Tuscanese (Esercito). L’invio continua. Poi CATANZARO, BARI, FOGGIA, LECCE, BRINDISI, L’AQUILA, PESCARA, CHIETI, ALTAMURA, MESSINA e CATANIA. Per le eventuali inevitabili omissioni, ce ne scusiamo.

LINEA VELOCE ROMA – TARANTO. Si sovrappongono brutte notizie, che ci confermano il livello serio della situazione.

A ROMA, IL COMANDO SUPPORTI ENTI DI VERTICE AERONAUTICA per opera del suo Comandante, stà sfrattando a tutto spiano. Riepiloghiamo, completandola, la notizia guà fornite recentemente. Gli sfratti del Comandante interessano, Via Tuscolana, l’ex Aeroporto dell’Urbe, Via Pietro Cartoni, Via di Centocelle, Via di Vallerano, già ampiamente sottoposta alle sue attenzioni Via Luchino dal Verme, Via Piacentini. E’ una operazione di ”rastrellamento”, a tappeto. C’è da domandarsi se tale azione, trovi un incoraggiamento proprio dalle conclusioni della Delibera. Sul ventaglio dei colpiti dallo sfratto si abbatte una autentica mannaia. Il tempo per uscire è limitato, parte dai primi di marzo ed arriva a giugno. In tutti i casi, i colpiti si trovano fuori da tutti i Decreti. Alcuni per la semplice perdita del titolo dopo il 31 dicembre 2010, anche con un reddito complessivo che non supera il 37.000 euro. Chiediamo al Comandante, se era stato chiesto agli utenti l’ISEE e soprattutto, se ne ha tenuto conto, per allestire l’apposita graduatoria?

A TARANTO, COLPIRNE UNO PER EDUCARNE CENTO A cose fatte, ci giunge notizia di un triste e deprecabile atteggiamento di chi lo ha ordinato. Ne siamo stati informati proprio oggi, tramite il nostro Coordinatore di Taranto, Agostino Greco. Il Comando Marina ha cacciato da casa un militare in servizio, con moglie e tre piccoli bambini tutti inferiori ai 10 anni di cui due frequentavano l’uno la scuola materna e l’altro le elementari.

Era una famiglia monoreddito e non possedevano nessun altro alloggio, su tutto il territorio nazionale. Una manganellata per questa famiglia, un fallimento per CASADIRITTO, che fa di questi casi e delle loro degenerazioni, uno dei punti per cui ha voglia ancora di resistere. Sicuramente quel Comandante, a norma di regolamento, poteva avere le sue motivazioni. Ma almeno una proroga per terminare l’anno scolastico a quei bambini la poteva tranquillamente concedere. Non avrebbe certo mancato all’appuntamento con la sua carriera. Ha invece prevalso il motto: colpirne uno per educarne cento.

Tutti questi fatti, assieme a sacrosante motivazioni giuridiche, al giornalista a caccia dei suoi scoop per la “gente” che dice lui, dimostrano un concetto antico, quello della fuga, che a lui non interessa..

LA FUGA. MA PRIMA OCCORRE DEMOLIRE IL WELFARE STATE

Prima di fuggire, si cerca di fare terra bruciata, secondo ben note regole. Si cerca di attenuare al massimo, attraverso un annullamento di certe tutele e/o comportamenti, certi standard anche assolutamente di buon senso, come sono le proroghe in caso di sfratti, ma successivamente anche quelle tuttora valide di welfare state (secondo i progetti Corte dei Conti/SMD) che con tanti sacrifici e tante vicissitudini abbiamo costruito con Leggi scritte e tanto di Ordinamenti Militari altrettanto scritti. Ma non avevamo pensato alla FUGA, lo stesso rovinosa quanto inutile.

Le persone perbene sapranno lo stesso giudicare. La rovinosa fuga non li risparmia dalle loro responsabilità. Hanno causato danni materiali e morali ed ora vorrebbero ritirarsi con pochi immobili e pochi fedelissimi con alloggi gratis, i nuovi ASGI. Mentre vogliono lasciare quel Kaos che li insegue, nella loro fuga si permettono anche di insultare, con epiteti gravi, le loro vittime, tacciandoli con un insultante: abusivi.

Ci viene un dubbio: che lo fanno anche per usufruire della recente penalizzazione intervenuta nel Codice Penale, che ha depenalizzato per tutti il reato di ingiurie e quanto altro? E quindi anche per loro? Noi non restituiremo pan per focaccia. Con la nostra dignità e le nostre convinzioni vogliamo aprire le porte del Palazzo o meglio dei Palazzi, inviamo ancora un semplice fax al Ministro della Difesa, Senatrice Pinotti, almeno fino al 13 febbraio 2016. Ce ne vogliono fino a che ce ne potranno essere e fino a quando potremo controllare la situazione.

CASADIRITTO, più che mai, per le famiglie di Napoli e per quelle di tutta Italia, c’è. Con intelligenza e pazienza, non dobbiamo mollare.

Sergio Boncioli

Allegati:
   Copia del fax da inviare al Ministro della Difesa

8 febbraio 2016

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