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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

HANNO FATTO MURO ALLA RAGIONE
Cosa ne penserà la Corte dei Conti? Che cosa contiene il Decreto?

di Sergio Boncioli

Trascorrono veloci i giorni. Tutti ormai sanno, malgrado l'assurdo silenzio ufficiale della Difesa, che il Decreto con il quale il Ministro della Difesa "attua" quanto richiesto dalla Legge 244 in materia di costruzione ed alienazione alloggi, (Programma pluriennale) è stato inviato alla Corte dei Conti. La "notizia" data da CASADIRITTO, ha trovato ulteriore riscontro quando il COCER, comparto Difesa in data 31 marzo u.s. ha deliberato nella forma istituzionalmente prevista, ma ferma, mettendo in evidenza che quel documento, il decreto, ancora lo aspetta, per dare il previsto parere. Purtroppo di fronte a un atteggiamento da 007, top secret, dell'Amministrazione o meglio del Sottosegretario con delega agli immobili on.le Crosetto, anche la pur forte presa di posizione del COCER , rischia di sbattere contro quel muro, metaforico alzato ad arte, che veniva costruito di notte, mentre di giorno, in incontri sorridenti e cortesi, venivano date ampie assicurazioni verbali e che mai trovavano riscontro nella bozza che man mano si andava delineando.

Noi stessi di CASADIRITTO pur avendo presente sempre che il pessimismo della ragione (e di come vanno le cose) viene compensato con l'ottimismo della volontà (e del rispetto delle persone , delle famiglie,delle parole date, e nel considerare che le case abitate da cittadini rispettosi e rispettabili e non invece da considerare animali da macello), siamo stati seppure per un breve tempo, fiduciosi nelle rassicurazioni dateci direttamente dal Sottosegretario nel corso di un incontro con la nostra Segreteria il giorno 18 dicembre 2008. Ma questa illusione è durata un attimo. Abbiamo avvertito poi l'aria che tirava, la scoperta dell'Obiettivo 9 mentre si trattava, e gli stessi personaggi non rispondevano più agli appelli delle famiglie e di CASADIRITTO ( è un fatto gravissimo che migliaia di fax sono rimasti inascoltati e mandati al rogo, alla faccia della cordialità e della cortesia del sottosegretario) non capendo il perché di tale atteggiamento.

Si trattava in definitiva, di una materia così vicina come la casa, che condizionerà il futuro, che mal si confaceva con reticenze, segreti , mal di pancia e oltre, di un gruppo di lavoro, autonodeminatosi Obiettivo 9. in odore di stizzite ed isteriche vendette A.questo fantomatico gruppo , Obiettivo 9, vogliamo porre una domanda: la cinica frase contenuta nel loro documento "il rilascio delle unità abitative da parte degli utenti sine titulo, in quanto il canone elevato che si viene a determinare risulta sicuramente antieconomico/insostenibile rispetto ad altra sistemazione abitativa (anche in zone periferiche) tratta dal libero mercato." ( punto 4 pag.13 del famoso documento). Chi ha diretto quel gruppo e chi ne faceva parte? Questa enunciazione trova conferma nel testo del Decreto , quando all'art.2 comma 3 viene annunciato un decreto che prevede, nello more del rilascio, che vengano applicati "canoni di libero mercato" . Ma tutto ciò, non doveva influire sugli interessi nobili e sulle vere esigenze della Difesa e soprattutto nell'applicazione rispettosa della Legge 244.Colti da onnipotenza, si sono inseriti spezzoni di conclusioni di questo gruppo di lavoro dentro il testo del Regolamento.

Di questo snaturamento si andava compiendo nei confronti della Legge 244 ne è stato informato il Capo dello Stato con una lettera. Una Amministrazione che vuole essere moderna e efficiente, ha interesse di interloquire con le parti ,anche con CASADIRITTO, che più volte ha dimostrato, come sempre ricordiamo nel caso della "cartolarizzazione", ad interpretare la materia della casa nell'anteporre gli interessi della Difesa a quelli delle banche e della SCIP ,e ci siamo capiti.

Evidentemente tutta questa segretezza dei testi e dello "svicolare" tutti gli incontri richiesti, sottointendeva che i testi stessi potessero nascondere alcune modifiche dell'ultimo minuto , negative ,di cui non si voleva darne trasparenza ,temendo magari le reazioni. Per parlare chiaro : girano strane ed allarmanti voci che nelle pieghe del decreto, non si sarebbe neanche tenuto conto, delle risultanze scaturite dai passaggi parlamentari, di quei pur flebili passaggi che dopo la seduta della Commissione Difesa Camera, furono salutati, come sintomo di apertura del Sottosegretario,sia da parte dei membri della Commissione, dal Relatore On.le de Angelis, da CASADIRITTO con un suo comunicato,da Agenzie e giornali nazionali come il TEMPO con un articolo a otto colonne. In poche parole del Parere espresso dalla Commissione Difesa della Camera nella seduta del 27 gennaio u.s. Se ciò fosse confermato sarebbe un fatto gravissimo. In quella occasione, dicono, i verbali, il Sottosegretario Crosetto diede parere favorevole alla proposta del Relatore on. De Angelis e quel parere fu approvato.

Ebbene vorremmo uscire da un incubo .Vorremmo che le voci che insistentemente girano, che parlano di "canoni di libero mercato" con obbligo di rilascio, per gli alloggi non alienati, dalle mani messe nelle nostre tasche che appioppano agli utenti una tassa di 200 o 300 Euro al mese per ogni mese senza titolo concessorio per annullare gli sconti fino a 60 mila Euro di reddito, di beffa nell'acquisto dell'usufrutto di chi per caso ha la "sfortuna" di avere moglie e figli , cambiando regole nel pagamento, differenziandoli tra moglie e marito, di reintroduzione dei limiti di reddito risibili (19.000 o 22.000 Euro per le famiglie meno abbienti che non possono acquistare, la cui norma cadrà sulla testa dei ceti medio-bassi ,con portatori di handicap e sulle vedove, congiuntamente ai limiti oltre ogni ragionevolezza, di 5 o 9 anni appena di permanenza), di vendite all'asta a gogò.

Vorremmo dunque che questi fossero solo boatos, rumors, ma che non fosse vero,ma messo in giro da voci interessate a screditare gli autori.
Vorremmo tanto che non fosse vero.
Vorremmo conoscere finalmente il testo inviato alla Corte dei Conti.
Vorremmo che il muro non fosse stato innalzato per evitare il "tavolo di lavoro" richiesto a febbraio dal COCER con delibera e da CASADIRITTO, per coprire cose indifendibili..
Vorremmo meglio sapere per meglio capire e trovare soluzioni possibili. Altrimenti le macerie del muro potrebbero cadere addosso alle famiglie.

Se così fosse il muro non sarebbe solo virtuale. CASADIRITTO, dopo tante battaglie nelle alterne vicende di questi lunghissimi anni, una speranza ancora la mantiene: l'Italia è uno Stato di Diritto o meglio è lo Stato dove il Diritto è nato. Dalla Corte dei Conti potremmo avere una ulteriore conferma.

27 aprile 2010

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