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BOATOS DI MAGGIO

Tra sussurri e veleni, movimentata vigilia aspettando la sentenza del Tar del Lazio sui canoni di mercato

Siamo ormai alla vigilia di quella che, a buona ragione, può essere considerata come una sentenza “storica”. Comunque sia l’esito, esso avrà un peso determinante, nel bene o nel male, sulla qualità della vita, possiamo ben dirlo, di migliaia di persone, utenti e loro familiari, in trepida ed angosciosa attesa.

Sappiamo come è andata, e più volte CASADIRITTO ha reso noto l’antefatto, vale a dire quali erano stati i prodromi e le cause che avevano fatto sì che l’Amministrazione “ideasse” dei canoni impossibili: cacciare le famiglie.
Contro questo diktat non c’era valutazione tecnica da anteporre o da correggere alla prova regina. Oltre alla parte formale dei calcoli e coefficienti, bisognava evidenziare l’Opera dell’Obiettivo 9 e del conseguente Regolamento del 16 marzo 2011, per far valere le proprie giuste ragioni nelle sede giurisdizionalmente competente.

A tal proposito, è grande la fiducia che le molte famiglie interessate ripongono nei ricorsi presentati innanzi al TAR del Lazio. D’altra parte è facile immaginare che la controparte, con argomenti altri o speculari, abbia svolto, come è suo diritto, tutte quelle azioni, deduzioni e memorie e quant’altro, atte ad attuare la propria strategia processuale. Certo, il timore che, al di là delle strategie, qualcuno pensi che “la ragion di Stato” - oltre alle motivazioni strettamente tecniche e/o economiche, queste sì, comprensibili - possa prevalere su motivazioni giuridiche, può rendere alcuni incautamente euforici. Aggiungiamo, anche in maniera intempestiva visto che l’udienza è prevista per il 30 maggio p.v. Ora possono solo essere espressi degli auspici.

Euforia ed intempestività che sembra invece trapelare da quanto ci viene riferito da parte di utenti in ordine a risposte che avrebbero essi ricevuto, presso Comandi Periferici, secondo le quali voci, tutto ormai già sarebbe stato definito, a vantaggio, neanche a dirlo, dell’amministrazione. Altre volte ci siamo trovati davanti a dichiarazione incredibili, non certo autorizzate, da parte di persone che per incarico e figura, si pensava avessero almeno più prudenza. Quelle volte le voci ebbero conferma. Ma ora, in prossimità di una udienza e sentenza ormai prossima, così importante e delicata per migliaia di famiglie, non sarebbe assolutamente né credibile né tollerabile che chicchessia, parlando a vanvera, trovasse la possibilità di esternare senza nessuna forma di cautela ed emettesse “sentenze all’amatriciana” anche all’interno di Comandi o Sedi Periferiche, alla presenza di esterrefatti ed impauriti utenti.

Con tutta la prudenza che da sempre ci imponiamo, vorremmo non dar credito a queste voci che, comunque, per il solo fatto che “girino” ci preoccupano. Più volte presunti “Papi neri” hanno sparso voci inattendibili. L’ambiente è quello che è, e dobbiamo prestare attenzione a tutto. E le voci continuano a “girare”.

CASADIRITTO invita tutte le famiglie ricorrenti ad avere massimo rispetto e grande fiducia per l’operato del TAR. Voci del presunto o ipotetico “Papa nero” non ci interessano anche se fossero diverse dalle chiacchiere. Attendiamo serenamente l’udienza del 30 maggio, pensando al noto detto: le sentenze si rispettano, che si condividano o meno.

Sergio Boncioli

22 maggio 2012

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