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BRUTTE NOTIZIE DA FIRENZE
Il TAR Toscana respinge i ricorsi

Ci giunge notizia che il TAR della Toscana ha respinto il ricorso presentato da un avvocato del posto, avverso i provvedimenti di rideterminazione dei canoni. Da un primo esame, il Tribunale afferma:
- che l’Amministrazione aveva il potere di determinare il canone anche in via provvisoria (malgrado il Decreto affermi esattamente l’opposto, ndr);
- lo stesso canone provvisorio non dimostra di per sé che vi sia stato un difetto di istruttoria (il che è assurdo per il semplice fatto che essendo provvisorio sta a significare esattamente che non è stata fatta attività istruttoria, ndr);
- i ricorrenti non hanno dimostrato che il calcolo provvisorio del canone abbia causato loro un danno rispetto al definitivo e, peraltro, nei provvedimenti “ è fatta espressamente salva la possibilità di procedere al conguaglio ed anzi essi sono sollecitati a fornire all’Amministrazione eventuali elementi comportanti un ricalcalo in loro favore”;
- per quanto riguarda poi l’utilizzo delle quotazioni OMI in luogo della rilevazione dei prezzi di mercato, i Giudici di Firenze ritengono che non vi sia stata illegittimità in quanto i ricorrenti non hanno dimostrato che i valori di mercato siano diversi e più bassi delle quotazioni OMI.

Sembra però che nel ricorso non sia stato impugnato il Decreto, ma solo i singoli provvedimenti, sicchè il TAR Toscana non ha potuto, perché non richiesto, giudicare la violazione della legge delega in ordine all’utilizzo delle quotazioni dell'agenzia del territorio. I giudici inoltre pare lamentino il mancato deposito di una prova del fatto che le quotazioni OMI siano distanti dai prezzi di mercato.

Ed ancora non è stato inserito nel ricorso nessun riferimento o documento relativo all’Obiettivo 9 e pertanto, sotto questo aspetto, un giudice non si è ancora espresso. Il TAR del Lazio, al contrario, dovrà valutare tutti questi ulteriori elementi presenti nei ricorsi che abbiamo depositato.

Quello che a caldo ci viene da osservare è che l’udienza si è tenuta il giorno 16 maggio e che la sentenza é stata depositata proprio il giorno 30 maggio. Un tempo “lampo”, senza precedenti. Viene da pensare all’udienza di Roma… il giorno 30 appunto.

CASADIRITTO non condivide naturalmente quanto sentenziato, ma come tutte le sentenze va accettata. Certo rappresenta una “botta” tremenda per chi era e rimane fiducioso che alla fine si possano far valere le proprie ragioni che in quanto tali rimangono intatte. A caldo, da noi interpellato, l’avv. Ciconte ha rilevato la debolezza della sentenza e la presenza di diversi motivi di appello presso il Consiglio di Stato. Sempre l’avv. Ciconte ci ha chiarito che, nel decidere sui ricorsi da lui presentati, il Tar di Roma sarà chiamato a pronunciarsi su diversi altri profili di illegittimità che il Tribunale di Firenze non ha affrontato e dovrà analizzare diversi documenti e prove allo stesso messi a disposizione. E tuttavia si è detto preoccupato dal fatto che questa sentenza di Firenze, che il Tar Toscana si è affrettato a depositare prima del giudizio del Tar Lazio, possa costituire un pericoloso precedente.

Restiamo fiduciosi nel fatto che i giudici romani dimostrino la forza ed il coraggio di disattendere, in piena autonomia, l'indirizzo espresso dal Collegio toscano.

Sergio Boncioli

2 giugno 2012

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