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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

ORA ALTRI MILIONI DI ITALIANI SANNO LA VERITA’ GRAZIE AD UN MINUTO E TRENTA DI TG3 ED ALLA SUA TELECAMERA

Uno squarcio di informazione sugli alloggi di Ostia e sulle “vendite” della Difesa

Domenica 29 aprile. Non è ancora sera, una domenica italiana. Chi fa zapping, chi vede la partita alla TV. Chi vede il TG 3 delle 19. Sono circa 2 milioni le persone che hanno potuto vedere e capire in pochi secondi quale era la consistenza del “pacco” che i Responsabili (quelli che andiamo indicando dal 2008) hanno confezionato per OSTIA come per tutte le località italiane ove è prevista la vendita, a danno delle famiglie fatte oggetto (o bersaglio) delle “attenzioni” del Decreto La Russa (vendite del 18 maggio 2010) e poi delle “dissuasioni”, parole testuali del Capo di Stato Maggiore Difesa, attraverso il Decreto Crosetto (canoni del 16 marzo 2011).

Le lettere raccomandate ne sono solo la rappresentazione epistolare. Infatti quell’inedito binomio, così caratterialmente differente, ma sempre d’accordo nell’applicare le “disposizioni”, durante i quattro anni di esercizio del loro potere, dal 2008 al 2011 hanno dominato senza contrasto la scena. Il contrasto o meglio la dialettica era superflua in quanto veniva perfettamente interpretata dall’Autorità Politica la volontà che fino allora era rimasta latente.

Gli scopi sussurrati dell’Obiettivo 9. Canoni di mercato con prenotazione obbligatoria a Ditta di traslochi incorporata e vendite avevano infatti trovato, nei Decreti attuativi, un comune denominatore, quello di anteporre motivazioni estranee a principi giusti ed equi. Ne sono venuti fuori, quasi inevitabilmente, testi che nessun Ente, ne pubblico ne privato, ne Ministero, ne ATER ne ex INCIS Militare ne Poste ne Ferrovie, ne Monopoli di Stato, nella loro parte seppure regolamentare nel quadro variegato delle leggi e leggine, avevano mai osato decretare. Se poi aggiungiamo il quadro “approssimativo” con cui sono stati forniti al Catasto i dati tecnici, e dalle inevitabile ”presa d’atto” che il Catasto deve fare, visto il breve spazio di tempo a disposizione, ne viene fuori il PASTICCIACCIO che stanno combinando. Ora, sic transit gloria mundi, quelle due figure di ex Responsabili impazzano nei Talk show televisivi senza soluzione di tregua e chi può, fa bene a cambiare canale. Parlano di cose lontano dal loro precedente operato alla Difesa e disquisiscono su economia e finanza, lanciando nuove inquietanti loro proposte e sul come salvare l’Italia. Ma i loro precedenti atti sono ancora li a procurare i “benefici” effetti.

Almeno l’informazione però dentro e fuori l’ambiente, sta cominciando a farsi strada. Il sito di CASADIRITTO ha raggiunto in queste ore, queste cifre:
- 1.000.000 di pagine visitate;
- 300.000 accessi;
- 24 video su canale you tube con migliaia di contatti, o autoprodotti su inchieste e convegni, o riportanti collegamenti Camera e Senato;
- Decine di articoli anche sul blog di Casadiritto, su particolari aspetti;
- Circa 10.000 email alle quali è stata data risposta sia diretta che pubblica;
- Punto di riferimento per centinaia di Comandi Periferici che sembra non siano informati da altra fonte, stante il continuo accesso;
- Migliaia di contatti da tutto il mondo e ci fa piacere di ricordarlo, anche da particolari zone di operazione.
Il tutto autenticato da Ente Terzo di certificazione.

In poco più di due anni. Chi parla di autoreferenzialità, cerchi anche di darsi da fare. Domenica sera, però, un occhio ed un microfono implacabile, quello del TG 3 (ricordiamo i precedenti e quasi storici servizi di SANTORO sugli sfratti della Cecchignola nel 2001, della giornalista Giuseppina Paterniti, fra i quali “CASA DOLCE CASA” della durata di 1 ora, nel pieno del mese di luglio del 2005, per ultimo sul primo tentativo di sfratto non riuscito febbraio 2006, su un povero cristo di Via Luchino dal Verme, poi riuscito il giorno prima di Pasqua 2006, brava giornalista conoscitrice della nostra storia attraverso libri e tantissime inchieste televisive agli inizi degli anni 2000, ora a Bruxelles nell’economico della RAI), ha squarciato, per 2 milioni di persone (share 11%) la cortina costituita dalla mancanza di informazioni che è stata eretta su canoni e vendite del Ministero della Difesa.

Quei volti e quelle parole delle famiglie di OSTIA, taglienti come spade, provenienti dagli abitanti degli alloggi dell’Aeronautica, sono tanti J’ACCUSE. Quelle immagini poi di quelle case degradate e ridotte così, come abbiamo visto (come peraltro lo sono gran parte degli immobili della Difesa) sono un inappellabile mea culpa per chi ha su quegli alloggi, la competenza per Comando o funzione. Chissà se qualcuno di questi è arrossito o se ne è ancora capace. Pensiamo che chi gestisce un bene pubblico, ne sia anche il Responsabile oltre di fronte alla sua cerchia, anche di fronte a tutti i Cittadini e in genere all’Italia. Forse sono anche gli stessi che hanno collaborato “ all’ideazione” dei due Regolamenti, ma sicuramente sono quelli che insultano ed inveiscono contro i “sine titulo”.

L’ipocrisia fatta di riunioni operative, gruppi di lavoro, cellule operative, “appunti” fatti scivolare di mano in mano per non essere intercettati, sono miseramente state tradotte in immagini di una realtà disarmante, venuta alla luce grazie ad una telecamera ed a parole semplici e ficcanti delle famiglie intervistate, sotto quelle case che parlavano ed in rapporto ai prezzi richiesti. Sotto quelle case i regolamenti, hanno il sapore della beffa.

Dunque quelle case che CASADIRITTO aveva evidenziato su quella specie di “mostra degli orrori”, denominata con una non malcelata ironia “foto gallery” che fa mostra di se nel sito, non erano l’eccezione: Medaglie d’Oro, Via Garibaldi, Monte Mario, Napoli, Verona, Sesto Fiorentino, Livorno e tante altre località non rappresentavano l’eccezione, ma quasi la normalità. OSTIA ne è la riprova. Il servizio televisivo pubblico ha assolto al proprio compito di TELEVISIONE PUBBLICA, andando in questo momento controcorrente rispetto alla vulgata che vuole far passare l’idea di vendite ai privilegiati ed a prezzi stracciati. Ed ecco a voi la casta ed i prezzi stracciati. Ma ecco invece le vostre colpe nei confronti di oneste famiglie, sembra rispondere il servizio TV.

Che fare? CASADIRITTO c’è, con le idee, le famiglie e gli striscioni. La Commissione Difesa possiamo affermare che c’è. Sta cercando di fare il possibile. Ora serve che il Sottosegretario, almeno per l’immediato si pronunci con risposte e parole che in tanti si attendono. Anche se di altro e di radicalmente diverso si avrebbe bisogno.

Gli incontro che ancora oggi CASADIRITTO conduce in Parlamento servono eccome Germontani con Di Biagio Terzo Polo, Biancofiore PDL, Bosi UDC e tanti del PD, Scanu, Calipari, Del Vecchio, Rugghia e dell’IDV, Di Stanislao etc. Saranno presentati nei prossimi giorni Atti formali. Facciamoli ragionare tutti, ma assieme. Forte ora è la bufera. La possiamo attraversare solo assieme. Solo chi può si salva da solo. Non massacriamo però chi è in mezzo al guado. Modifichiamo leggi e decreti. Impediamo che sia ancora pronunciata quella terribile frase, seppure con tutti i crismi delle regolarità di una banca: “NON PORTATEMI I VECCHI CON MENO DI 1.600 EURO NETTI AL MESE”

Sergio Boncioli

7 maggio 2012

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