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ALLOGGI DIFESA ANALISI INFORMAZIONE E ISTRUZIONE PER L'USO

T E R A P I A D’ U R T O
RICHIESTA D’INCONTRO URGENTE CON IL MINISTRO DI PAOLA
- Analizzare, riscontrare e riformulare i nuovi canoni, interrompendo intanto gli effetti del Decreto del 16 marzo 2011;
- Inviare alla Corte dei Conti il Decreto annuale redditi 2010, già firmato da tanti mesi.

INVITO AGLI UTENTI AD INVIARE IL FAX AL MINISTRO
Ormai è evidente. L’accanimento che si abbatte sulle famiglie, attraverso l’applicazione del Decreto del 16 marzo 2011, provoca, oltre l’indignazione, altri effetti concreti:
a) abbandono delle case (effetto auspicato che è alla base di chi ha ispirato quella legge);
b) ricorsi a non finire, con ulteriori costi aggiuntivi, per pagare gli avvocati, con tutte le incognite che il ricorso comporta, ma con più di 600 canoni già sospesi. In ambedue i casi, decisioni sofferte da prendere in tempi ristretti.

LE GRAVI RESPONSABILITA’DEGLI ORGANI TECNICI E DIRIGENZIALI
Quello che è accaduto nell’applicazione del Regolamento, CASADIRITTO lo aveva ampiamente previsto. Già dall’aprile dello scorso anno la nostra Associazione aveva consigliato gli utenti di richiedere ai Comandi interessati da cui dipendono i singoli alloggi, responsabili finali della notifica, ma anche responsabili in quanto controllori, della compilazione della scheda tecnica, (in quanto gli Enti, Genio o Infrastrutture che siano sono alle loro dirette dipendenze) di richiedere per lettera raccomandata copia della scheda tecnica, prima dell’applicazione del canone. Avevamo anche suggerito agli stessi utenti di avvalersi dell’operato di un geometra per verificare l’esattezza e la rispondenza dei dati raccolti. Tutto questo per evitare poi quello che si è puntualmente verificato. Alcuni Comandi dell’Aeronautica avevano aderito alla richiesta (a pagamento, via delle marche da bollo) altri avevano risposto: “ non esistono lo schede tecniche relative alla rideterminazione dei canoni di mercato” (Esercito). Una esemplare galleria bella e pluralistica perché varia.

“Conosciamo la bestia” recita un detto popolare. Un mixer, a volte di ottime professionalità, ma anche di inadeguatezza, sciatteria, e arroganza, (come documentato sul sito ufficiale di CASADIRITTO) da una parte provocato dalla scarsezza dei mezzi a disposizione, e dall’altra nel migliore dei casi, dalla paura di non farcela. Inoltre i tempi attuativi, dopo l’importante risultato ottenuto da CASADIRITTO di far decorrere l’attuazione dei canoni e la sua decorrenza, non dal 1 gennaio 2011 (come indica la legge) ma solo dopo l’avvenuta notifica, forse ha avuto l’effetto di avere stimolato la voglia di bruciare i tempi e ci fa immaginare a quale pressione psicologica e non solo, siano state sottoposte quelle sparute e talvolta impreparate “truppe” che avevano avuto l’incarico di “riempire” le schede:
- non era nota, a quegli esecutori, fino ad allora, la normativa di legge (di chi è stata la decisione di adottare i canoni OMI come prima opzione anziché canoni di mercato?);
- erano ignote le caratteristiche richieste degli alloggi ed i relativi dati per poter applicare i coefficienti K e non solo;
- non avevano avuto, dicono, il tempo per visitare le case;
- non avevano avuto il tempo per reperire i canoni di mercato, come la legge imponeva loro ( lex, dura lex sed lex);

Ma che Paese è mai diventata l’Italia , ove:
Prima si inventano una legge per cacciare via le famiglie, poi si “scrivono” l’emendamento da far presentare al Parlamento, poi lo mettono dentro ad un Decreto che prevede il voto di fiducia, lo fanno approvare, redigono un Regolamento, che non prevede nessun passaggio parlamentare e poi affermano,
- non abbiamo avuto il tempo per visitare tanti alloggi, non abbiamo avuto il tempo per cercare i canoni di mercato. Tutti ”piccoli” particolari che erano pur inseriti all’interno delle ”loro” disposizioni, di legge e regolamentari e quindi da osservare rigorosamente..


C’e’ qualcuno che voglia prendere un appuntamento con il Coordinatore per sapere e conoscere più ampi e dettagliati particolari? Accomodatevi. Possibilmente sarà data via prioritaria, ai Responsabili dell’Operazione.
Osservazioni misurate e pesate queste di CASADIRITTO, anche se realistiche e di verità, ma parole che debbono far pensare quelle tante persone perbene all’interno dell’Amministrazione, ma anche le altre, se eventualmente....

Una via d’uscita maldestra, in ogni caso, che al primo vaglio della Magistratura Amministrativa si sta rivelando imbarazzante per i contenuti e fallimentari nei risultati, invischiando, ingiustamente la “DIFESA” tout court, causando un caduta di livello in questo settore, non facilmente rimediabile. Sappiamo bene, che nel merito, la sentenza è prevista per la fine di maggio, ma già le Ordinanze del competente ed attento TAR del Lazio, a cui gran parte degli utenti e vari avvocati si sono rivolti con speranza e rispetto, mettono in luce il primo aspetto: Cara Difesa, quelle notifiche così come fatte ve le sospendiamo subito, e poi esamineremo meglio.

DANNO IRREPARABILE
Il danno morale e materiale però già si è consumato. Molte serrande e persiane sono sempre più malinconicamente chiuse. Da altre finestre si vedono balconi e davanzali con piante stecchite. Li dentro quelle case non c’è più nessuno. Sono fuggiti via. Non è come dicono e pensano alcuni, che tanto sapevano ove andare. C’è chi è andato in coabitazione dai parenti. Chi addirittura, in attesa di qualcosa, presso i residence. In ogni caso le conseguenze di un “day after”. Non è stata una bella vittoria, ma un risultato discutibile, fatto con carte non regolamentari. In ogni caso i vittoriosi, sperano di rimanere nell’anonimato, come quel documento…Non se ne possono vantare e speriamo per loro, nel senso cristiano, che almeno li colga il sentimento della vergogna.

QUALE TERAPIA, ASPIRINA? PUNTI DI CONTROLLO
Con tanta buona volontà, ci è apparso dalla sua espressione, abbiamo udito il Ministro, in Parlamento. Ha cercato di porre rimedio ad una situazione che solo può immaginare: ha dichiarato che ha istituito presso i Comandi i punti di controllo. Quei stessi Comandi che in maniera non proprio ortodossa avevano avviato le lettere di notifica. Qui custodet custodes? Forse era meglio che avessero controllato gli Enti tecnici da loro dipendenti o meglio li avessero forniti di risorse e mezzi, prima di emettere i provvedimenti.
I risultati, eccoli.
Nelle risposte che forniscono detti “Punti di Controllo” in poche parole “scaricano” le responsabilità della scheda tecnica. Quando capita, si abbandonano a considerazioni personali che poco hanno di giuridico, amministrativo o tecnico, ma piuttosto a libere espressioni del pensiero (?), il loro personale e discutibile pensiero. Talvolta condito da insulti al limite della diffamazione. Di tutto ciò ne abbiamo documentato ampiamente.

NO, CI VUOLE UNA TERAPIA ANTIBIOTICA
Sembra paradossale che lo stesso giorno che il Ministro annunciava quel metodo dei “Punti di Controllo” per trovare un soluzione intelligente, anche se tardiva, nei fatti veniva smentito, come nel caso accaduto a Roma e documentato dimostra. Questa discrasia tra ciò che il Ministro dice e ciò che gli combinano è la prova provata che non si può intervenire con una cura palliativa, ma c’è bisogno di una vera terapia d’urto. Prenda il Ministro un provvedimento coraggioso, una volta acclarato e preso coscienza di questa situazione:
- schede praticamente vuote, nelle parti sensibili;
- schede apparentemente compilate, ma con dati approssimativi e/o errati;
- già oltre 600 casi di sospensione da parte del TAR, solo per quello del Lazio, del canone applicato con la notifica. Praticamente tutti quelli esaminati. Altri ce ne saranno i prossimi giorni;
- mancanza di personale qualificato all’interno di alcuni Comandi, in grado di relazionarsi con le famiglie, sia interloquendo in via diretta che per iscritto, a chi si era loro rivolto in adesione a quanto i Comandi stessi avevano previsto.

UN PROVVEDIMENTO INSISTIAMO CORAGGIOSO MA REALISTICO QUELLO CUI SI CHIEDE. SAREBBE UNA SOLUZIONE SAGGIA PER POTER PRENDERE LE INIZIATIVE NECESSARIE E RIFORMULARE QUINDI CON MODALITA’ AMMINISTRATIVE E COMUNICATIVE PIU’ IDONEE E EFFICACI DIVERSE, QUELLE PROBLEMATICHE DEI NUOVI CANONI AVENDO A MENTE GLI EFFETTI PERVERSI CHE HANNO PROVOCATO.

CATEGORIE PROTETTE
Vorremmo che per queste categorie, che trovano attualmente collocazione all’interno del Decreto Legislativo n. 66 del 15 marzo 2010 art. 286 e 306, possa essere posta fine nel considerare come “preda” queste famiglie avendo sempre avuto la voglia inconfessabile di rimettere sempre in discussione i D I R I T T I che essi hanno (famiglie con reddito basso o con portatori di handicap).

E’ noto che anche di recente, c’è stato il maldestro tentativo sventato in extremis, solo dalla forza, prima di controllo, poi di mobilitazione, di CASADIRITTO che dopo ha trovato occhi aperti, orecchie dritte anche all’interno della Difesa e del Parlamento. Quello che non si può tollerare è che periodicamente a qualcuno vene la voglia matta di “rovesciare il tavolo delle tutele”. Vorremmo chiedere una volta per tutte di smetterla con questi blitz, come buon ultimo quello tentato e non riuscito, su canoni di mercato. CASADIRITTO ha nel suo DNA quello dei diritti e specialmente quelli di chi, per ovvie ragioni, hanno comunque un basilare problema in più. A tale riguardo cogliamo l’occasione per chiedere a gran voce l’uscita del Decreto Annuale relativo ai redditi 2010, la cui uscita comincia a preoccupare per i modi misteriosi che sta avvolgendo il provvedimento. Doveva andare alla Corte dei Conti già nel marzo 2011, ma poi se ne sono perse le tracce.

INVITO ALLE FAMIGLIE - INVIARE UN FAX URGENTE AL MINISTRO
Sui temi dei canoni di mercato e sulla ritardata registrazione del Decreto Annuale redditi 2010, invitiamo tutti ad inviare un fax al Ministro della Difesa affinchè venga fissato un incontro con una delegazione di CASADIRITTO.
Sergio Boncioli

Allegati:
   Fax da inviare al Ministro della Difesa
   Copia del Decreto annuale redditi 2010, per ora fantasma
16 gennaio 2012

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