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L’AMMINISTRAZIONE DIFESA CI RIPROVA: BOCCIATO PER LA SECONDA VOLTA DAL TAR LAZIO IL TENTATIVO DI RIDETERMINARE IL CANONE DI MERCATO DELL’INVERECONDO DECRETO CROSETTO

Nuovamente respinte le rideterminazioni. Ora si impone la cancellazione del decreto

Ci giunge notizia, direttamente dal caro amico avv. Ciconte che ci scrive, che il TAR del Lazio, nella seduta del 15 maggio 2013, e le cui risultanze sono state rese note dai Giudici Amministrativi, ha annullato i provvedimenti a carico dei ricorrenti emessi rispettivamente da parte del Comando Militare Toscana dell'Esercito e del Comando Aeronautica Militare di Roma, riguardanti la rideterminazione per la seconda volta dei cosiddetti canoni di mercato e che per la seconda volta sono stati annullati. Questo grottesco balletto deve terminare.

Si impone a questo punto l’eliminazione del Decreto Crosetto, all’interno del quale insistono i germi non altrimenti eliminabili, anche se di volta in volta i Comandi stessi non perdono l’occasione per mettere alla luce le loro pur evidenti disfunzioni tecniche e amministrative.

Il Parlamento deve ora prendere l’iniziativa della completa eliminazione del Decreto e l’Amministrazione Difesa deve prendere atto che non si può andare avanti all’infinito a colpi di ricorso, come già avevamo avuto l’occasione di affermare nel Convegno tenuto a Roma il18 ottobre scorso da CASADIRITTO.

CASADIRITTO, nell’avvisare gli utenti di rendere noto al loro manifestarsi, di ogni tentativo di notificare per la seconda volta i nuovi canoni da parte dei Comandi, mettendosi in contatto con l’avv. Ciconte, rinnova il suo impegno a continuare la battaglia assieme alle famiglie, fino al superamento in sede Parlamentare, della attuale ed iniqua normativa.

Un ringraziamento all’avv. CICONTE per la sua concretezza, capacità e vicinanza.

Sergio Boncioli

16 maggio 2013

Lettera dell'avv. Ciconte

Caro Sergio,
Ti scrivo, e scrivo a tutte le amiche e gli amici di Casadiritto, per comunicare un'ottima notizia.

Come sai, dal mese di gennaio di quest'anno, l'amministrazione ha riavviato la macchina ed iniziato, seppur timidamente, ad inviare i nuovi canoni a coloro i quali avevano ottenuto l'annullamento dei primi provvedimenti di rideterminazione "sulla base dei prezzi di mercato".

I primi provvedimenti, come noto, laddove impugnati, sono stati tutti annullati dal Tar Lazio che, pur salvando il decreto Crosetto, ha riconosciuto l'assenza totale di attività istruttoria e gravi vizi di motivazione.

Siamo riusciti a far annullare più di 600 provvedimenti ed a salvare altrettante famiglie. In altri termini, abbiamo bloccato l'intera macchina amministrativa, assestandole un duro colpo.

L'A.D., tuttavia, si è rimessa in moto e d'altronde non poteva far altrimenti, posto che il DM 16 marzo 2011 è ancora vigente ed impone quella vergognosa rideterminazione del canone.

E tenta di farlo cercando di superare quei vizi che hanno provocato l'annullamento dei primi provvedimenti.

Tentativo che, nonostante l'evidente impegno, salvo qualche sporadico caso, non sta riuscendo.

Gli errori contenuti nei provvedimenti sono numerosi ed evidenti ed i canoni, conseguentemente, molto più alti di quanto dovrebbero essere ove realmente rideterminati sulla base dei prezzi di mercato.

E così, si ricomincia.
Abbiamo impugnato anche i nuovi provvedimenti (per ora, quelli del Comando Militare Esercito Toscana e del Comando Aeronautica Militare di Roma) e proprio ieri ho discusso le prime richieste di sospensiva.

Ebbene, ancora una volta, il Tar ci ha dato ragione ed ha sospeso tutti i provvedimenti impugnati.

Tale risultato è chiaramente ottimo. E tuttavia rende ancor più urgente ed imprescindibile la soluzione, a monte, del problema. E la soluzione non può che essere politica. Il Ministero, il Governo tutto ed il Parlamento dovrebbero una volta per tutte mettere mano alla problematica ed individuare una soluzione definitiva del problema che non pregiudichi ulteriormente la vita delle migliaia di famiglie vessate dal decreto Crosetto.

In caso contrario, noi saremo ancora una volta pronti a bloccare l'attività amministrativa, invocando l'intervento del Giudice Amministrativo. E tuttavia, come ho sempre sostenuto, non si può andare avanti a colpi di ricorsi e la soluzione dovrà essere, come detto, politica.

Oggi c'è un nuovo Parlamento e c'è un nuovo Governo, con un nuovo Ministro della Difesa. E' l'occasione giusta, forse, per tentare di ottenere quel risultato che sinora ci è stato negato, forti del sostegno indispensabile di persone da sempre al nostro fianco, come l'amica Rosa Villecco Calipari, Vicepresidente della Commissione Difesa della Camera, o di neo parlamentari, come l'On. Giuditta Pini, componente della Commissione Difesa della Camera, che si è subito mostrata sensibile alla problematica.

Come sempre, un caro saluto a te ed a tutte le amiche e gli amici di Casadiritto.
Avv. Nicola Ciconte



via Cola di Rienzo 212 - 00192 Roma
tel. 06 39 75 07 17 - fax 06 39 76 02 90
www.ciconteciaramella.it


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