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NAPOLI – MILISCOLA, IL BAGNO AL MARE PER I SINE TITULO ASI, PROIBITO DALL’ACCADEMIA AERONAUTICA DI POZZUOLI
Ma per un diritto negato, piccolo o grande che sia, c'è poco da ridere. Nel momento che vogliamo rimettere in discussione quei decreti ed interloquire con il Ministro della Difesa, necessario rimuovere artificiose barriere, grandi o piccole che siano
Al Distaccamento Straordinario dell’Accademia Aeronautica di Pozzuli, in località Miliscola, esclusi da ombrellone e sedie a sdraio gli ASI sine titulo. Di s t r a o r d i n a r i o (e stravagante) c’è un diritto negato ed una circolare “accademica”.

TUTTI AL MARE? SEMBREREBBE PROPRIO DI NO
Gran fervore in questi giorni all’ACCADEMIA AERONAUTICA MILITARE DI POZZUOLI (Napoli) a causa dei preparativi per l’imminente apertura dei turni di ammissione al DISTACCAMENTO STRAORDINARIO di MILISCOLA, ove è stato attivato lo Stabilimento Balneare. Alla bisogna, sono state emanate dal Vice Comandante dell’Accademia, con foglio M_DANA 001.04/ /G5-1/2 e relativi allegati, del 6 giugno 2013, precise direttive per l’ammissione al DISTACCAMENTO STRAORDINARIO. (vedi circolare)

Tutto è scritto, e con precisione viene riportato in rigoroso ordine prioritario chi può fare la domanda. Inoltre sono riportati turni e prezzi popolari, per chi potrà essere ammesso al godimento di un breve, ma meritato riposo, sotto casa, ma in riva al mare di Napoli, con veduta dell’immancabile Vesuvio e l’isola di Procida che quasi si tocca. Suoceri e cognati compresi sono i benvenuti, come è giusto che sia, attuando una visione ampia e democratica. Non si disdegna anche la presenza che includa giustamente anche il personale che in qualche modo fa parte delle Ditte che hanno a che fare con l’Amministrazione, tutti ma proprio tutti?

Sembrerebbe di si, se non che, in fondo all’elenco, ecco che appare quasi un monito inquietante, imperioso, categorico, definitivo, ma pieno di interrogativi, che pontifica:
“Il Personale utente di alloggio ASI “sine titulo” non potrà presentare richiesta di ammissione al Distaccamento”

Per chi non lo avesse ben compreso, il divieto al diritto alla balneazione in quello Straordinario Distaccamento, tanto atteso e agognato, da famiglie, bambini, suocere e cognati, è negato agli ASI senza titolo è l’Accademico” estensore lo ripete anche nel successivo allegato B, appendice 3, all’interno del foglietto da compilare per presentare la domandina, seppure con una curiosa variazione, prima il reprobo viene indicato come utente e poi come assegnatario.

L’interessata curiosità unita alla gravità di quella affermazione riportata nelle locali disposizioni, spinge CASADIRITTO a chiedersi della ratio di quanto riportato, che non è dettata da norme ed appare molto, molto personale e soggettiva e presumibilmente dettata da ingiustificato pregiudizio.

In sostanza è riassumibile in una unica accezione: quella che così come è stata espressa nella lettera . Appare come una vera e propria discriminazione, per di più non sostenuta da argomentazioni giuridiche, ne tantomeno almeno in apparenza da considerazioni rozzamente giustificatorie.

“FUORI I SINE TITULO DALLE NOSTRE SPIAGGE” E’ IL GRIDO DI BATTAGLIA
E’ nota a tutti, quanto la Corte dei Conti ha espresso nella relazione sul Bilancio della Difesa lo scorso anno, circa la posizione dei sine titulo, negando che sono abusivi, riconoscendo la loro piena legittimità, e con ciò mettendo finalmente fine, a quello sproloquio di epiteti insultanti e fuori luogo, a cui quelle famiglie erano sottoposte, da noti e oscuri personaggi, anche travestiti da altre funzioni Sta ritornando quella “voglia matta”?.

Non vorremmo che con questi atteggiamenti stravaganti, si voglia cambiare ulteriormente “linea” e passare dalle parole che non potrebbero più pronunciare, quella di ABUSIVI pena di risponderne davanti ad un Tribunale, a quella sottile e perfida, fatta di emarginazioni e discriminazioni che all’apparenza potrebbero apparire irrilevanti e marginali, ai fatti. Verrebbe da ridere pensando “ FUORI I SINE TITULO DALLE NOSTRE SPIAGGE” ma un diritto è pur sempre un diritto e il discrimine può manifestarsi anche attraverso piccoli particolari.

Come altro immaginare tale divieto, inserendo quella frase, in una circostanza che dovrebbe essere gioiosa in un ambiente balneare – ludico fatto di spensieratezza. Pochi giorni a disposizione per bambini e loro familiari, che per molti, sotto casa, rappresenta l’unica possibilità di vacanza di un periodo estivo che si preannuncia caldo e non solo per le temperature.

E ALLORA VENIAMO AL DUNQUE
Sembra che sia la prima volta che quella disposizione sia stata inserita.
Sarebbe bene conoscere:
– Quella che ci appare una discriminazione, è frutto di una iniziativa tutta all’interno del Comando Accademia o sono interventi disposizioni venuti da soggetti esterni all’Accademia?;
– Come noto, tra i “senza titulo” è frequente lo status di militari in Servizio (sono circa 1.700 complessivamente tra gli ASI e gli AST quelli in servizio),
e pertanto quella stravagante disposizione non è rintracciabile in nessuna norma che regola soggiorni o affini, vorremmo sapere se chi ha redatto quel regolamento ne ha reso partecipe in qualche modo l’Organo di Rappresentanza ai vari livelli, COCER AERONAUTICA o COCER INTERFORZE compresi?

VI RICORDATE LA CIRCOLARE SMA ORD 001?
Come noto, in questa attuale e difficile congiuntura su CASADIRITTO incombono tanti fardelli cui si rende partecipe, e da cui molti rifuggono. Parliamo del problema complessivo degli alloggi e della battaglia che si sta portando avanti per cercare di DEPOTENZIARE gli aspetti maggiormente deflagranti dovuti alle “Grandi Opere” di Crosetto (Decreto del 16 marzo 2011, canoni di mercato con obbligo di rilascio) e La Russa (Decreto sulle cosiddette vendite del 18 maggio 2010), che stanno cadendo sulla testa di migliaia di famiglie, in molti casi in maniere contemporanea quasi si trattasse di un doppio KO.

E’ ciò che accade in tante città del Centro Nord ed anche in diverse del Sud, questo è e rimane il nostro principale compito: SOSPENDERE LE DUE NORMATIVE. Ma è pur vero che quando si tratta di DIRITTI NEGATI tutto si lega nel settore alloggi e purtroppo accade molto spesso. Ci viene in mente, pensando a questo desolante episodio, per forza di cose, pur cercando che si sia un diretto collegamento, che questa disposizione abbia in qualche modo a che fare, con il clima creato a suo tempo con l’uscita della SMA ORD 001, e sul clima di “caccia alle streghe” da essa creato, inconsapevolmente (?) o meno, con l’uso di quello straordinario aggettivo attribuito ai sine – titulo di “corrosivi”. In tal senso veniva ad esso vietata la loro presenza a cerimonia, manifestazioni etc. Su questa “chicca” CASADIRITTO pose più volte la sua attenzione e addirittura in Parlamento, nella passata legislatura con l’interrogazione n. 5-02651 del 16.3.2010, i Deputati Rugghia, Garofani, Calipari Villecco, e Fortugno posero all’allora Ministro della Difesa La Russa (vedi articolo del 2 maggio 2011, con tutti gli allegati).
Anni 2010 e 2011, anni terribili.

Ma ora si va addirittura oltre, come punta di un iceberg, anche se riguarda un numero ristretto di persone. Pensiamo ad ogni modo, anche per il buon nome e del ruolo che svolge l’Accademia dell’Aeronautica di Pozzuoli, CASADIRITTO si permette di chiedere di rimuovere quelle “straordinarie” disposizioni, altrimenti si renda evidente se quella norma è stata imposta, da quale Organo Centrale della Difesa proviene la disposizione stessa. Così sapremo a chi rivolgerci.

GLI AMICI DI NAPOLI, le famiglie abitanti gli alloggi di CAPODICHINO, fra i quali molti utenti di alloggi ASI sine titulo, rispettosi di Leggi e Regolamenti, chiedono di difendere un loro diritto e di non essere discriminati.

C’è chi vuole impedire alle loro famiglie, che abitano il Comprensorio e che talvolta sono porta a porta, ai loro bambini, di non potersi trovare sulla spiaggia per continuare i loro giochi d’infanzia. Questa battaglia è sicuramente contro i diritti negati, particolarmente censurabile dal punto di vista umano ed in quanto non prevista, ci mancherebbe altro, da alcuna norma.

Gli ASI, con e senza titolo, come ed alla pari dei tanti in elenco, ne hanno diritto. Facciamo un appello al Ministro della Difesa affinchè intervenga. Chi affermerà, con giochi di parole tali di non andare alla sostanza del problema, il contrario, deve sapere che lo farà contro la GENTE PERBENE.

CONTRO ARTIFICIOSE BARRIERE
E’ indispensabile in questo momento, ove sembrano aprirsi degli spiragli con l’interlocuzione ed il coinvolgimento del Ministro della Difesa, anche a seguito dell’enorme afflusso dei fax che ormai stanno raggiungendo quota 5.000, ( è necessario che ne arrivino ancora) eliminare ogni artificiosa e dannosa barriera, usando i toni della pacatezza, corredato da argomentazioni forti, che è condizione essenziale per ogni esito positivo per le famiglie.

Mentre scriviamo queste righe, apprendiamo di una audizione tenutasi il giorno 19 giugno u.s. a Commissione congiunte Camera e Senato, che appare risalire agli anni noti e vissuti, che credevamo appartenere al nostro passato. Appena possibile, approfondiremo l’argomento.

Sergio Boncioli

24 giugno 2013

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