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ROMA: L’AERONAUTICA APRE LA CACCIA AI DISABILI GRAVI, PANICO TRA LE FAMIGLIE
FIRENZE: PRIME ”INIZIATIVE” DEL CME “TOSCANA” CONTRO LE CATEGORIE PROTETTE PER REDDITO

A TUTTI VOGLIONO TOGLIERE L’EQUO CANONE PREVISTO. CASADIRITTO ALLA PARTE RESPONSABILE DELLA DIFESA: PRENDERE LE DISTANZE DA TALI AZIONI

CASADIRITTO ALLA MINISTRA: CHI HA DATO L’ORDINE? QUANTO ACCADUTO E’ L’EFFETTO DELL’OCCULTAMENTO DEL DECRETO?

VOGLIONO DESTABILIZZARE E CREARE IL KAOS, PERCHE’ NON RISPONDE ALLE TANTE SOLLECITAZIONI DELLE FAMIGLIE VIA FAX? SONO GIA’ 4.000. CASADIRITTO E LE FAMIGLIE CONTINUERANNO NEL FARLE RECAPITARE VIA FAX, LE NOSTRE SOLLECITAZIONI.

AI PARLAMENTARI : INTERVENITE E CHIAMATE LA MINISTRA A RIFERIRE IN COMMISSIONE DIFESA

ECCO LE PROVE (dedicato anche a chi di noi, si dichiara stanco e sfiduciato, e ci chiede che cosa facciamo, perché e percome criticandoci giudicando insufficiente quello che facciamo, a chi sfrutta l’impegno degli altri oppure a chi si sente troppo tranquillo. Consigliamo di riflettere e di aprire gli occhi: questo è l’ambiente ......e l’aria che tira. Reagiamo con la partecipazione e l’impegno delle nostre famiglie ).

VENERDI NERO – DA EQUO CANONE A CANONE DI CROSETTO PER I DISABILI GRAVI
ROMA – AERONAUTICA MILITARE – COMANDO SUPPORTO ENTI DI VERTICE, Via Einaudi

Le primissime avvisaglie si sono palesate venerdi 13 giugno u.s. con il recapito di notifiche (la temuta busta verde) negli alloggi di Via Piacentini 39 contemporaneamente a quelli di Via di Centocelle 251 sempre di Roma, La notifica porta la data di partenza 11 giugno 2013 ed è firmata dal Comandante, Generale Francesco Cannilli.

Con un linguaggio che non ammette dubbi, che ci sentiamo di assimilare ad una irrevocabile sentenza, con lucida ricercatezza e scatenata sicumera, che sfiora in maniera sottile il compiacimento, viene prima affermato “ che il Decreto Lgs n.7 del 28 gennaio 2014 – art.9 ha abrogato il comma 4 dell’art.286 del Decreto Lgs 66/2010 che consentiva di riconoscerLe i benefici per il calcolo dell’equo canone. Per quanto precede , si comunica...... “ insomma devi pagare il canone di mercato, proprio quello di CROSETTO. Che quella tutela non c’è più. Il Comando ammette di avere la vecchia certificazione in suo possesso, quella che certificava il grave handicap.

In altre parole tutto è abolito, e dovrai pagare per intero quanto devi ed i “benefici” dovuti al grave handicap art.3 comma 3. diventano, secondo il generale, un ricordo.

Quelle notifiche, partite dallo stesso Comando denominato di Vertice dell’Aeronautica, quel Venerdì nero 13 giugno (nero per chi ha scritto) vanno a colpire lo stesso giorno molte famiglie che presentano patologie mediche gravissime, ”normalmente” in condizioni gravi, tali da renderne precaria la stessa esistenza. Persone provate per lo più in età avanzata la cui psiche non può che essere ulteriormente peggiorata. Una di queste lettere, a Via Piacentini arriva ad una famiglia, Lui e Lei sugli ottanta.

Lui, in perenne dialisi, entra ed esce dall’Ospedale per via delle crisi. Dopo la lettera, è stato subito ricoverato. Lei, la maggior parte del tempo è costretta a letto “allettata”. Tutti e due sono assistiti, per la loro precarietà, hanno ognuno la Legge 104 art. 3 comma 3., dai Servizi Sociali del Comune di Roma. Quella lettera, piena di più vergogne, gli è caduta in testa come un trave. Non arreca certamente sollievo al loro status, e li ha resi, se possibile, ancora più vulnerabili.

Tale azione, per ora solitaria del Comando Aeronautica di Roma, per quanto deprecabile, discutibile, insopportabile, inopportuna, si presta ad una analisi di carattere giuridico, oltre che di opportunità morale.

QUADRO GIURIDICO, FATTO MA ANCHE ANTEFATTO

Questo Comando di Vertice, unico in tutta Italia, è stato sicuramente “spalleggiato” ed “incoraggiato” da qualcuno, non sappiamo per quali scopo, che magari CASADIRITTO aiuterà a far emergere, per coprire il ruolo ingrato di “pesce pilota”. Ma cosa adduce quel Generale a sostegno delle sue comunicazioni e tesi che gli permettono di rivolgersi in quella maniera ai disabili?

DALLA TOSCANA, COME PER SIMPATIA, SI STA VERIFICANDO QUELLO CHE APPARE L’EFFETTO DOMINO. Il rischio c’è, ma non è solo un rischio.

L’Ispettorato Infrastrutture dell’ESERCITO, 7° Reparto, di Firenze, prende di mira, a seguito dice di quanto impartito da CME TOSCANA, la prima vittima a noi nota, che rientrava già per reddito, nel vecchio Decreto annuale da tanti anni, e gli veniva applicato l’equo canone. Anche questo Comando impartisce disposizioni abrogative dell’equo canone, a seguito appunto “per gli utenti sine titulo dellapplicazione del canone alloggiativo, senza maggiorazione” e dell’introduzione alla sua vittima, del canone maggiorato del 50%. Una versione, questa volta tutta Toscana e Fiorentina dell’abrogazione dell’art. 286 comma 4. Invece cita correttamente il D. Lgs 26 gennaio 2014 n. 7 entrato in vigore il 26.2.2014, che come noto non parla del 50%. Una vera e propria macedonia.

UN PASSO INDIETRO – COLPO GROSSO ALLA COMMISSIONE DIFESA SENATO

Senato della Repubblica, Commissione Difesa, quadro di maggioranza precaria nei numeri, 19 dicembre 2013. Nell’assoluta non esattissima conoscenza ne degli argomenti, ne dello specifico problema, ma questo si, a conoscenza benissimo di chi poi lo propone, in un mare di non conoscenze, altrimenti chiamato da alcuni ”ignoranza della specificità” e con una formidabile e provvidenziale determinazione e intermediazione, in una seduta presieduta dall’esperto Presidente LATORRE, sull’Atto di Governo n.32 – Revisione dell’Assetto delle Forze Armate, viene dato parere favorevole della Commissione, il Parere con condizioni e osservazioni.

Nella parte finale del documento, quasi in maniera irrilevante (forse per non dare all’occhio) viene citato nel testo, proprio per la complessità della materia degli alloggi, materia che non molti conoscono per la sua articolazione molto specialistica, il livello pur ottimo ma non sempre adeguato degli astanti e la troppa competenza di un ”interlocutore” un passaggio che recita così: “valuti il Governo l’opportunità di…sopprimere il 4 comma dell’art. 286 del Dlgs. n.66 al fine di eliminare incertezze applicative sulla già complicata disciplina del pagamento dei canoni degli alloggi di servizio recata dal predetto Decreto legislativo” Quindi che male c’è. Si tratta solo di togliere una difficoltà, una complicazione, una semplificazione burocratica a fin di bene. Come non si può essere d’accordo? Invece quella “valutazione” proposta perfidamente altro non era l’abolizione storica delle tutele per i redditi medio bassi e la categoria dei portatori di grave handicap. Altro non era che veleno, veleno servito in una evidentemente non attentissima seduta di Commissione Difesa del Senato .

COME SI E’ CREATO QUEL VULNUS GIURIDICO, DOPO IL COLPO GROSSO AL SENATO

All’abrogazione dell’articolo 286 comma 4 con la conseguente soppressione delle tutele previste per le categorie protette, sia handicap che redditi medio bassi, (quelli che lo hanno suggerito, gli ultras, dicevano per semplificare le procedure) doveva seguire parallelamente e contemporaneamente, su proposta della Commissione Difesa della Camera, l’approvazione dei contenuti del Decreto Annuale sugli alloggi, che ripristina ed anzi amplia, le categorie protette, sia quelle storiche che le nuove, e non solo per reddito ma anche per condizione.

CHE COSA E’ SUCCESSO INVECE. IL DECRETO CHE SOPPRIME VIENE SUBITO APPLICATO

Il Decreto Legislativo n.7 del 28 gennaio 2014 art.9 che abroga l’art.286 comma 4 viene velocemente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 febbraio 2014 e reso immediatamente operante il 27 febbraio 2014.

IL DECRETO ANNUALE SUGLI ALLOGGI, INVECE.....

Che reintegra le categorie protette, amplia il reddito, per militari in servizio e in quiescenza, introduce altre categorie, (separati, divorziati, vedove, vedovi, figli, handicap gravi, sia vecchi che nuovi, prevedendo per gli handicap l’applicazione dell’art.286 comma 2) tale Decreto Annuale viene letteralmente occultato, come CASADIRITTO ha poi scoperto con una sua indagine, e sottratto alla registrazione della Corte dei Conti per un lungo periodo. Dovremo accertare poi le modalità di tale occultamento, ma ci sembra avere le idee chiare, anche se non le prove. Il Gruppo di lavoro Obiettivo 9 ancora è ben presente all’interno della Difesa.

Ce ne siamo accorti personalmente, quando nel giugno 2013 CASADIRITTO nella persona del Coordinatore, fu insultato da un personaggio, platealmente, all’interno di una riunione convocata dal Ministro della Difesa Mario Mauro e del Sottosegretario per la Difesa Gioacchino Alfano. Tale insabbiamento, supponiamo, è avvenuto per aprire al primo Decreto una prateria infinita per fare scorrerie, dove cavalli pazzi, schiumanti di vendetta e scalpitanti, finalmente potessero imperversare sulla testa dei malcapitati , colpendo appunto, come sta avvenendo seppure in un numero circoscritto di casi, handicap gravi e categorie con redditi medio bassi, dato che l’articolo soppresso proteggeva appunto tali soggetti, iniziando a provocare il K A O S.

E nel K A O S , questo è l’incredibile, ma che formalmente e giuridicamente possono agire.

HANNO ABOLITO UNA NORMA, E QUELLA NUOVA NON C’E’ PERCHE’ IL DECRETO E’ STATO INSABBIATO PER TANTI GIORNI.

MA ALLORA, CI SI CHIEDE Chi ha dato l’ordine di agire prima che anche l’altro Decreto, quello Annuale, fosse definitivamente applicato dopo essere stato registrato dalla Corte dei Conti? Non è facile immaginare che un Comando, per quanto importante come quello dell’Aeronautica di Roma, chiamato appunto e non a caso di Vertice, possa agire spontaneamente. Compro una Gazzetta Ufficiale, la leggo, la applico, costi quel che costi. Senza ordini superiori. Senza linee guida. Non è credibile. Ma allora, ci si chiede, chi ha dato l’ordine a quel Comando dell’Aeronautica Militare, Comando di Vertice? O all’altro Comando della Toscana?.

Il Capo di SMA, il Capo di SMD, l’Ufficio Legislativo del Ministero della Difesa? Questa, in sintesi la catena di Comando. Leggi e Decreti, visto e considerato l’ambiente è strutturato a forte caratterizzazione piramidale, non possono che essere rigidamente comandati e agire a cascata. Quanto accaduto ci lascia perplessi.

Ai componenti le Commissioni Difesa non ci si stanca mai di ripeterlo, in presenza di particolari dispositivi, dovrebbero svolgere ancora con maggiore approfondimento i compiti di sindacato ispettivo, funzioni proprie del loro mandato parlamentare. L’ambiente della Difesa, così particolarmente “particolare” è quello che è, ed i personaggi sono quelli che conosciamo. Bisogna sempre fare attenzione. Per far evitare tranelli od altri già sperimentati ostacoli.

CAMBIARE VERSO? Alla Ministra della Difesa sen. Pinotti che prepara il Libro Bianco e chiede pensieri e suggerimenti sul come gli italiani vorrebbero la Difesa, alla lettera F di questo Libro, inserisca la parola Fiducia. Tutte le famiglie che le stanno inviando un fax, e ci risulta che sfiorino ormai la cifra di 4.000 ed ancora continuano, è perché di lei si fidavano. Lei continuerà pure a correre, ma perdurando il suo atteggiamento di non rispondere, ora che il ritardo del suo Decreto sta provocando la caccia all’handicap ed alle altre categorie che poi chiamano protette, applicando o minacciando di applicare i canoni di CROSETTO. Ciò proprio perche qualcuno all’interno dell’Amministrazione di cui è Ministro, chiunque lo abbia ordinato, con o senza sotterfugi o trame, approfitta del ritardo del Decreto ed applica la norma rimasta non compensata ed orfana. Scriva nel suo libro che in tanti cominciamo ad avere sempre meno FIDUCIA. Sta a lei, signora Ministra, di rispondere ai FAX, almeno ad uno dei 4.000, o alla lettera aperta di CASADIRITTO , velocizzando almeno ora il Decreto, individuare almeno le teste calde, e farci cambiare, in positivo, la SFIDUCIA che ci sta prendendo e tramutarla in FIDUCIA. Doveva o no “Cambiare verso”?

Sergio Boncioli

Allegati:
   Notifica inviata dall’AERONAUTICA MILITARE, Comando Supporti Enti di Vertice, ROMA
   Lettera dell’ISPETTORATO INFRASTRUTTURE ESERCITO 7° Rep. Infrastrutture, FIRENZE

24 giugno 2014

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