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NEL TRITACARNE DEL COMANDO MARITTIMO CAPITALE DI ROMA, GETTATE INERMI FAMIGLIE “PROTETTE” A BASSO REDDITO E BAMBINI CON HANDICAP GRAVE
CONTEMPORANEAMENTE BOATOS FANNO PRESAGIRE L’EFFETTO IMITAZIONE PER ESERCITO E AERONAUTICA
APPASSIONANTE APPELLO ALLA MINISTRA DELLA DIFESA PINOTTI DA PARTE DELLE FAMIGLIE COLPITE DALLO SPETTRO DELL’ART.286 COMMA 3

Rischiando e contravvenendo totalmente ai rigorosi diktat che imponevano scrupolosi comportamenti per portare a termine quel necessario periodo post intervento d’emergenza, a cui dovrà seguire un altro importante intervento, interrompiamo almeno per un attimo tale disciplinare, facendo torto a familiari ed amici.

Come era già emerso attraverso il Report di CASADIRITTO, pubblicato sul sito nel luglio (vedi allegato), il COMANDO MARITTIMO CAPITALE di ROMA , con una sorprendente quanto avventata iniziativa, sfidava in maniera a sua modo audace, tutto quello che si era faticosamente costruito in materia di tutela di diritti minimali verso famiglie bisognevoli di maggiori tutele. Materia ostica per quelle gerarchie, materia ignota, mai approfondita e sempre osteggiata. Questo li ha portati a non entrare mai nel merito del provvedimenti susseguitesi negli ultimi venti anni, e a causa della loro scarsa sensibilità e inadeguatezza e proprio per questo mai condivisi, portandoli sempre ad avere un atteggiamento viscerale e di rivalsa, nella ostinata difesa di un “prodotto” ad uso e consumo della loro casta (Dio me la dato e guai a chi me lo tocca) fino a che non fosse arrivata l’ora x. Ottusi e visceralmente ostili. Quell’ora era arrivata su suggerimento del Gruppo di Lavoro Interforze di SMD agli inizi del 2008, approvato e messo in opera dall’allora Capo di Stato Maggiore committente dell’operazione.

L’operazione fu parzialmente stoppata nel febbraio 2011 dal Parlamento pochi giorni prima dell’uscita del Decreto Crosetto del 16 marzo 2011 che ne raccoglieva le indicazioni, e soltanto certe categorie in extremis furono salvate. La “crema”di quei Generali e Ammiragli ci rimase male ma essi stessi e i loro immediati collaboratori, i quali hanno assimilato bene quei principi, non hanno mai desistito. Gli stessi Generali Ammiragli artefici dello sfascio cui avrebbero condotto il sistema alloggiativo alle condizioni in cui lo hanno ridotto, con il fallimento delle “vendite” i cui risultati si astengono dal pubblicare, contraddicendo le costose campagne pubblicitarie ostentate a pagamento su cui avevano puntato. Ora tali personaggi, rimasti ai vertici, procedono ad una provocazione.

CONTEMPORANEITA’ Ora quel Comando Marittimo Capitale di Roma, presumibilmente supportato non sappiamo da chi, ma sicuramente supportato, lancia quella poco nobile iniziativa, proprio nello stesso momento che il Ministro della Difesa Senatrice Roberta Pinotti presenta al Parlamento lo schema di Decreto annuale alloggiativo 2015 che in buona sostanza allarga e migliora le tutele che l’azione posta in atto dalla Marina, dal 1 aprile 2015 cerca di togliere anche a chi già ne era in possesso. Anche se è incredibile, è proprio così.

Il massimo della provocazione viene raggiunta nel momento che lo stesso Comando Marittimo Capitale in una lettera inviata agli utenti delle tre che vengono allegate al presente report, evidentemente preso in un vortice di onnipotenza che gli impedisce di accorgersene, mostra una dose di umorismo involontario, dichiarando di chiedere all’Autorità Politica le decisioni del caso. (Sfratto). Ma se l’Autorità Politica è all’oscuro dell’iniziativa presa, anzi è formalmente contraria, anche dal un punto di vista legislativo oltre che politico, tanto che sforna Decreti a ripetizione per salvaguardare quelle categorie, come può essere cointeressata a dare il parere ad una messa in scena del genere? Se qualcuno si presta al doppiogioco, a qualsiasi livello, in questo caso non abbiamo dubbi nel definirlo con una sola parola: SCIACALLAGGIO.

PROVOCAZIONE E NON SOLO Ma non è solo una provocazione. Quell’iniziativa, fatta in modo sguaiato ed eclatante proprio per attirare su di se la massima attenzione, porta con se atti veri che attaccano alla base i fondamenti di tutti i Decreti annuali, ultimo compreso, quelli delle tutele.

SCONTRO APERTO ALL’INTERNO DELLA DIFESA TRA SMD E MINISTRA E MENTRE SONO POCHE LE VOCI DAL PARLAMENTO

E’ chiaro che in questo momento esplodono tutte le contraddizioni tra due concezioni:
– Quella oltranzista , suicida, ottusa e chiusa ad ogni ragionamento, quella che vuole portare a compimento lo “studio” del Gruppo di Lavoro di SMD 2008 e dell’allora Capo SMD, completando l’opera rimasta parzialmente inevasa grazie a CASADIRITTO e al Parlamento nel febbraio 2011, che era anche di buttare a mare le categorie protette non esattamente come lo “studio” già prevedeva, senza indicare d’altra parte, da dove la Difesa si sarebbe procacciata le risorse economiche, in sostituzione degli auspicati rilasci o sfratti. La cosa grave è che quel Documento il Parlamento non lo ha mai conosciuto. Perche non averlo mai richiesto alla Difesa ufficialmente in tutti questi anni? Forse è proprio questa la chiave di tutto.
– Quella da sempre minoritaria che partendo dalle effettive esigenze della Difesa, e non da altri scopi, pur tenendo conto delle esigenze effettive del personale in servizio, vuole tenere conto delle famiglie che negli anni vivono negli alloggi e delle loro tutele. Tutto naturalmente, secondo leggi e Decreti ben precisi. All’interno però di questa categoria lamentiamo la mancanza necessaria visibilità e purtroppo la scarsezza dei numeri necessari, che certo non sono colpe.

Sen. Nicola Latorre

Per quanto riguarda il Parlamento, al Senato, di aver fatto passare sotto silenzio o di aver sottovalutato (ma è sempre una colpa) quanto accadde il giorno 19 dicembre 2013 alla Commissione Difesa del Senato, presieduta dal Sen. LATORRE, con un vero colpo di mano, l’abrogazione dell’art. 286 comma 4, sotto una risibile motivazione “ la semplificazione delle norme dei canoni” . Lo stesso Senatore LATORRE che ha avuto la faccia tosta di non rispondere almeno ad uno dei 4.000 fax o emal che nel frattempo chiedevano il perché di quella “manovra occulta”. Ma per CASADIRITTO e quanti sono stati colpiti il discorso è chiuso. A lui tutta la nostra disistima, almeno per il modo coraggioso che ha dimostrato con la sua fuga per non essersi assunta almeno, la sua responsabilità avanti a tante famiglie. L’altra debolezza è quella di non esercitare la necessaria azione di controllo tra decisioni Parlamentari, e l’ effettiva applicazione delle decisioni attraverso l’applicazione da parte dei Comandi di leggi e regolamenti.

Ora siamo nel mezzo di questo scontro: tra il Decreto 2015 che deve uscire e i comportamenti della Marina. Ma altri boatos sono in vista. Altri simili interventi si preannunciano a Napoli, Esercito, che ne verificheremo la consistenza.

L’INIZIATIVA

In questa situazione c’è un segnale positivo che parte dal basso. C’è da segnalare la coraggiosa iniziativa portata avanti direttamente dalle famiglie abitanti i comprensori di Roma La Storta, base di Santa Rosa, e Ciampino tutte facenti riferimento allo stesso COMANDO MARITTIMO CAPITALE di Roma. Le famiglie interessate hanno scritto e firmato la lettera che a fine luglio è stata fatta recapitare alla Ministra delle Difesa Senatrice PINOTTI e per conoscenza a CASADIRITTO ( in allegato).

Coraggiosa anche perché forse è la prima volta che anche quelle famiglie, abitanti quella base militare di Santa Rosa, sottoposte da sempre ad ogni sorta di paure per prevedibili ritorsioni di capi e capetti di turno, si fanno coraggio. Quanto comunicato da quel Comando non poteva cadere nell’indifferenza di chi, pur sapendo tutto, faceva finta di niente.

NEL TRITACARNE ANCHE IL DRAMMA DELLE FAMIGLIE CON BAMBINI HANDICAPPATI Hanno cancellato loro un diritto, oltre quello delle famiglie anche quello di bambini con handicap grave, (Legge 104 art. 3 comma 3. Come nel caso di Ciampino) un atto ignobile che non deve passare. Secondo i loro “sani principi” quelli loro inculcati, fin dal 2008, invece nel loro tritacarne umano, di ” carne umana”, nulla conta, tutto deve essere azzerato e cancellato.

L’ARIA CHE TIRA NON E’ BELLA Si respira una brutta aria. In questa atmosfera che si percepisce in giro, ove ogni diritto sembra messo in discussione, togliere diritti anche necessari agli altri sembra diventare un tiro al piccione, un vanto, quasi un merito. Tali atteggiamenti vengono favoriti dal becerume imperante di cui sono impregnati purtroppo anche i mezzi di comunicazione. In questo clima è più facile che i furbastri con le loro” furbastrate” mai assopite ritornino alla carica ad ogni occasione. Anche un Decreto annuale può essere scritto in materia equivoca per essere poi diversamente interpretato. CASADIRITTO ora, in condizioni non eccellenti, può solo mettere in guardia tutti e fare leva su una maggiore CONSAPEVOLEZZA .Togliere un diritto da parte di chi ha potere, sembra che sia diventato ora un atto di coraggio e i nostri “coraggiosi” si fanno avanti. CASADIRITTO non ha mai sostenuto tesi “demagogiche” cioè che fanno immediata presa, danno un apparente consenso ma non rappresentano soluzioni credibili, ma offre soluzioni ragionate e articolate, ma talvolta difficili. E questo li mette in crisi, li spiazza.

DOMANDA ALLA MINISTRA PINOTTI

Al Ministro della Difesa poniamo una semplice domanda: perchè non interviene subito e chiarisca al suo interno nei modi necessari e determinati, domandandosi essa stessa a che cosa servono i Decreti che lei emana che prevedono nuove tutele e protezioni, quando contemporaneamente i Comandi sottoposti, con protezioni più o meno occulte, concordandosi da furbetti in luoghi convenuti, cancellano addirittura le stesse tutele preesistenti applicando in sostituzione l’art. 286 comma 3 che come noto a lei e a noi tutti, prevede l’obbligo del rilascio?

Sergio Boncioli

Ai cari amici di CASADIRITTO, ai tanti interlocutori della Difesa e del Parlamento, ai semplici lettori del sito interessati al problema degli alloggi, diciamo che vorremmo da subito riprendere le nostre attività di interlocuzione , proposte e denuncia. Ma ora non si può. In presenza del testo del nuovo Decreto, in qualche modo il Decreto stesso sarà pubblicato dal sito. Aiutate soprattutto a non disperdere il patrimonio ed i legami che abbiamo, con fatica, costruito. Mandate, se volete le vostre mail. Anche piccole telefonate mi faranno piacere, per sentire il vostro affetto. Arrivederci a presto, Sergio Boncioli

Allegati:
   Articolo del 6 luglio 2015
   Lettera con carteggio e relative firme alla Ministra della Difesa delle famiglie della base di Santa Rosa e Ciampino.

1 settembre 2015

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