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SCATENATA E INSOFFERENTE ESCALATION DEL GENERALE DI PADOVA
IL FATTO NUOVO: ORA PASSA ALLE MANIERE FORTI “DALLE CATEGORIE MERITEVOLI DI TUTELE“ DEL DECRETO DEL MINISTRO, DIRETTAMENTE ALL’AVVISO DI SFRATTO DEL DECRETO “A LA CARTE”

Fresco ed euforico per il suo arrivo a Padova, il 1 aprile (data sempre enigmatica), ove ha assunto il suo nuovo incarico presso il locale COMANDO INTERREGIONALE NORD ESERCITO, il generale non ha perso tempo. Dopo pochi giorni dal suo insediamento, prima invia a propria firma le lettere a mezza Italia del Nord ove, manu militari, revoca ciò che Parlamento e Ministro della Difesa sen. Pinotti con la nota Decretazione del 7 maggio 2014 e del 24 luglio 2015, concedono alle categorie protette. Non sappiamo se ciò avviene sotto l’influsso delle sue conoscenze giuridiche o sotto altri influssi, magari in sinergia con altre intelligenze locali, padano/venete. Fatto sta che la firma in calce alle lettere è la sua firma.

MA ORA, PROSEGUE L’ESCALATION CON UN ALTRO COLPO A SUO FAVORE Dopo le lettere sfascia-Decreti la cui notizia è stata data dal sito, tra metà aprile e fine aprile (lui, il generale è arrivato a Padova il 1° aprile) non perde tempo. Ai primi di maggio, da pochi giorni, il COMANDO MILITARE ESERCITO, EMILIA ROMAGNA, di Bologna, precisando che l’Amministrazione competente e sempre quella del Comando Interregionale Nord Esercito di Padova, invia ai malcapitati utenti una seconda lettera, ove viene comunicato un “ AVVIO DI PROCEDIMENTO PER RECUPERO COATTIVO” mettendo in rilievo chi è il Responsabile e chi è Addetto per eventuali chiarimenti, personaggi sempre organici del Comando di Padova.

INTERVENTO A GAMBA TESA, INTERVENIRE PRIMA CHE IL VIRUS SI PROPAGHI Come noto, CASADIRITTO è tuttora impegnata nei difficili incontri con importanti interlocutori Difesa, per sciogliere in positivo l’importante questione in derivazione della Delibera della Corte dei Conti e a quanto ad essa correlato. Specialmente per evitare quella iattura che rimane in sospeso, cioè che nel probabile nuovo passaggio gestionale tra Difesa e Difesa Servizi s.p,a, possa essere evitata l’uscita dei sine titulo e invece sia prevista in Difesa Servizi il loro passaggio, assieme agli utenti attualmente con il titolo.

Questa entrata del generale patavino a gamba tesa, non agevola di certo quel clima che dovrebbe crearsi per rendere agevole questo scenario che si sta determinando negli incontri in corso. Crea turbativa e tutto quello che si può immaginare. Sarebbe oltreché inutile, anche paradossale che, mentre si tenta di concordare (su una strada già impervia) di stabilizzare per quanto sia possibile 4.183 famiglie con titolo di concessione scaduto, all’interno della gestione di Difesa Servizi s.p.a., senza procedere ad alcun recupero, sarebbe paradossale dicevamo, che mentre è in corso questo tentativo, un Comando Periferico come quello di Padova, appare che tenti, al disopra dei Decreti e al disopra del Ministro della Difesa, una operazione pericolosa quanto grottesca, che taglia perfino le tutele della Legge 104, per arrivare ai recuperi coatti per quelle per reddito e per quelli fuori reddito. Con questa seconda lettera si è gettata la maschera. C’è in questo qualcosa che non torna, ORA LA DIFESA DEVE DIRE LA SUA.

E chi sarebbe il beneficiario di quell’eventuale “bottino” in derivazione di “ avvio di procedimento per recupero coattivo” minacciato dalle seconda lettera, dal momento che in questa anacronistica storiaccia fuori luogo in una sorta di “guerra santa agli infedeli” questi alloggi in un prossimo futuro, non rimarrebbero come gestione alla Difesa, ma passerebbero con i loro calcinacci a Difesa Servizi S.p.A?

LUI IL DECISIONISTA, NE E’ AL CORRENTE? A parte il macigno giuridico che egli con superficialità o con consapevolezza ignora o distorce, quello dei Decreti, sembra che consideri la sua azione un atto dovuto. Ma un atto inevitabile e dovuto è anche l’azione che CASADIRITTO sta svolgendo in queste ore. Vorremmo rassicurare tutti quanti, ma sappiamo per esperienza che questa parola è impronunciabile prima che ciò sia effettivamente avvenuto.

La nostra assicurazione alle famiglie di Bologna e delle altre città, di Ferrara, di Rimini, di Verona, di Trieste, ed in genere dell’Emilia Romagna, del Veneto e del Friuli V.G. è quella di sapere di essere nel giusto e di confidare nella sincerità dei nostri interlocutori.

I suoi studi che appaino nel suo profilo, in particolare quelli riguardanti il master conseguito in “Scienze Strategiche (di 2° livello) presso l’Università di Torino, lo aiuteranno certamente affinchè trovi una via d’uscita dal “cul de sac” in cui si è infilato.

Pensiamo che i dolori e le angosce che sta procurando a tante famiglie hanno e debbano avere un prezzo se non altro alto, quello morale. Abbiamo notizie dirette di una signora anziana che non fa altro che piangere e disperarsi a Bologna. E poi le famiglie dei militari in servizio o in pensione che da un giorno all’altro rimangono improvvisamente disperate senza più le certezze che la legge loro concedeva e che qualcuno indebitamente ha deciso ci cancellare. Tanti drammi che rimangono nascosti ma che diventano inevitabili. E per chi, per lui che interpreta a modo suo i Decreti?

Sicuramente da uomo dotto e scaltro, tra le sue carte, alla fine riuscirà, si spera, a trovare una sua EXIT STRATEGIC. Lo aiuteremo in questo anche noi, anzi lo stiamo già aiutando nel metter sul nostro sito il suo comportamento tramite le sue lettere. Ci auguriamo che la smetta e ne ritiri subito i contenuti.

STORIA o cronaca? In questo variegato caleidoscopio costituito dalle inenarrabili vicende degli alloggi della Difesa, e dai suoi protagonisti nel corso degli anni, ove le forme colorate e pittoresche compaiono e scompaiono, come i loro effervescenti e occasionali protagonisti nel quali CASADIRITTO ne è suo malgrado coinvolto, il generale che forse voleva passare alla STORIA per il suo piglio da prima linea, passerà semplicemente alle cronache, quelle di fondo pagina

(Invitiamo gli utenti che continuano a ricevere tali lettere di avvertire CASADIRITTO)

Sergio Boncioli

16 maggio 2016

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