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“DISPONIBILITA’ A COLLABORARE” CON CASADIRITTO? DICIAMO SI, RILANCIANDO DA SUBITO SU TUTTO CIO’ CHE RIGUARDA GLI ALLOGGI

Seppure fatta in un settore specifico, prendendo spunto dall’auspicata “disponibilità a collaborare” anche recentissimamente e felicemente manifestatasi nell’occasione dalla DIREZIONE GENERALE DEL DEMANIO MILITARE , autorità preposta alla vendita degli alloggi, invero da sempre auspicata da CASADIRITTO più in generale nei confronti dell’Amministrazione della Difesa, in tutti i campi e a tutti i livelli, che investono gli alloggi militari, appunto prendendo spunto e per dare un segnale evidente di questa auspicata collaborazione, si riporta di seguito un sintetico riepilogo della situazione, ad oggi, delle vendite effettuate con il sistema dell’asta pubblica aggiornate e ampliate con i nuovi elementi numerici, fino ad ora inediti e non disponibili dai soli dati di notariato.it incaricato dalla Difesa, nelle operazioni di vendita e pertanto fonte ufficiale utilizzata da CASADIRITTO per fare il capillare lavoro di raccolta dati e darne pubblica informazione.

Alla luce quindi dei nuovi dati fornitici ora cortesemente e direttamente dalla DIREZIONE GENERALE DEL DEMANIO MILITARE ad opera del suo massimo responsabile, vendite alloggi con il carteggio che abbiamo pubblicato a parte sul sito, ecco di seguito il quadro estremamente riassuntivo completo relativo delle vendite alloggi, suddivisi sia per numero dei lotti in vendita e poi venduti, sia per numero di alloggi in vendita e poi venduti.

DATI SU LOTTI IN VENDITA E EFFETTIVAMENTE VENDUTI (utilizzato da CASADIRITTO su fonte notariato.it)

SITUAZIONE COMPLESSIVA DELLE 16 ASTE FINORA SVOLTE:
Su 3.038 lotti messi all’asta, aggiudicati 264 (*) percentuale pari all’8,68%( dato riportato nel Report sulle vendite)

DATI SU ALLOGGI MESSI ALL’ASTA E POI VENDUTI, n.1.447, venduti 280(*) percentuale aggiudicati pari al 19,35%

(dati ora fornitoci direttamente dalla Direzione Generale del Demanio Militare Roma sugli alloggi venduti e non sui lotti posti in vendita).

(*) la differenza tra 280 e 264 (16) è dovuta presumibilmente ad aggiudicazioni effettive post asta o risoluzione di eventuali contenziosi.

E’ bene ribadire ancora che sotto la voce “ lotti” si intende che lo stesso alloggio può essere reiterato e messo all’asta una o più volte, mentre sotto la voce “Alloggi” viene indicata la vendita dell’alloggio, indipendentemente dal numero di esperimenti di asta.

CASADIRITTO aveva già evidenziato la differenza tra la voce “lotti venduti e “Alloggi venduti”, seppure il solo titolo non lo sottolineava CASADIRITTO coglie l’occasione di questa felice interlocuzione auspicata in questa occasione da GENIODIFE Ufficio che con i suoi dati amplia il ventaglio dell’informazione aggiungendo il valore aggiunto della trasparenza nel campo sensibile delle vendite degli alloggi., e rilanciamo.

UNA VOLTA CHIARITO, PROVIAMO A RILANCIARE Altre occasioni si renderebbero necessarie per instaurare un diverso clima di rapporto di “collaborazione” tra utenti e Amministrazione nel complicato mondo della Difesa che a sua volta affronta già per suo conto il quasi inestricabile groviglio regolamentare sugli alloggi, lasciato sul piatto dell’autonomia ( quasi sempre arbitrio) dei Comandi Periferici, ma tanto è. Non riusciamo ad immaginare per esempio, quali “ forze oscure” (?) abbiano causato l’inadempienza, tutta in mano alla Difesa, nel mancato inserimento di quella semplice normativa all’interno del TUOM (Testo Unico di Ordinamento Militare) o nel COM ( Codice di Ordinamento Militare) che sia, che da anni, dal dicembre 2013, malgrado abbia percorso gli itinerari istituzionali previsti, ancora non sono stati trasformati in norme cogenti.

Parliamo dell’ampliamento dell’usufrutto tutelato che estende al coniuge “vivente” il sacrosante diritto nella continuazione dell’usufrutto nel caso che il caro estinto vada a miglior vita e delle modalità di partecipazione all’asta per gli utenti che in un primo momento non hanno avuto il modo di poter esercitare il diritto di opzione al quale ne avevano diritto. I 60 gg. attualmente previsti non sono sempre sufficiente per convincere una banca a concedere il mutuo, ed ancora più difficile lo è quando, sei anziano, e il tuo ammontare della pensione non convince nemmeno un pò gli arcigni funzionari, ecco che allora, in una successiva fase, speri che il prezzo si riduca e ti permetta meglio di poter rastrellare tra parenti e piccoli prestiti quanto potrebbe occorrere per l’acquisto.

Ma la partecipazione all’asta deve, sottolineiamo deve, avvenire con l’utente dentro casa, e non da privato cittadino, assieme per esempio ad altre figure che acquistano per speculazione immobiliare o peggio ancora. Ma tutto si lega dall’acquisto ai canoni, per questo chiediamo anche noi “collaborazione”.

Poi entrano in funzione “anime belle” e spiriti di patate, quelle che non ricordano quanto è successo il giorno prima, che criticano perché pensiamo ai numeri, alle percentuali e alla trasparenza. Ci vorrebbe ben altro, dimenticando anni di lotte e di risultati attraverso anche loro partecipazione passata. Ma ora, risolvono tutto sommariamente con battute che vanno per la maggiore nel fantastico mondo di facebook, trasparenza? Quella delle finestre…risponde un tizio, oppure pensate a chi non può acquistare chiedendosi dell’utilità di evidenziare le desolanti cifre delle vendite . Già fatto ed a tempo debito. Le evidenziamo perché da quell’ottuso Decreto di La Russa si parta per cambiare sistema. Lo avevamo già fatto prima di questi risultati, a maggior ragione continuiamo a farlo oggi. Appunto, per chi non può acquistare, caro amico Roberto.

Parliamo soprattutto dell’abolizione dell’art. 286 comma 4 dal Codice di Ordinamento Militare, un vero regalo ai “PIROMANI DEL TERRORE” che allignano e scorrazzano ancora, veri cacciatori di teste, nella loro disperata ricerca ed acquisizione, di sacche di residui diritti per il completamento del mandato ricevuto, che era quello di completare quanto era scritto originariamente nei “sacri” testi dell’Obiettivo 9. Certo che tutto questo non crea un habitat favorevole per arrivare ad una “ collaborazione” ma CASADIRITTO non si è mai arreso.

Sappiamo che la Difesa, nel suo interno, molto composito nelle sue sfaccettature, presenta anche, la sua parte ragionevole, persone anche disposte e sincere, persone soprattutto che sanno e possono prendere delle decisioni, dotate di responsabilità e di cervello. Bisogna avere ancora più coraggio, ma quella via è la sola che si può percorrere. Noi allora, da eterni illusi e visionari, con l’ambizione di tenere conto del passato ma di guardare al presente e al futuro, raccogliamo e rilanciamo.

CASADIRITTO ORA E’ AD UN BIVIO. Prendiamo quindi al volo l’occasione che ci sembra poter trarre spunto dalla lettera inviataci dalla DIREZIONE GENERALE DEL DEMANIO MILITARE, che abbiamo pubblicato, uniamo a questo i contatti che continuano da molti mesi sul Gestore Unico (buon ultimi e certamente non meno importanti ancora in questi giorni) e ci piace immaginare. Che le future decisioni che la Difesa sta per prendere, in una visione lungimirante. Sia finalmente presa, quella di arrivare ad una nuova figura di GESTORE UNICO PUBBLICO, completamente distaccato dai “ casini “ che hanno combinato negli anni e stanno combinando ora, da parte della galassia dei Comandi periferici, attraverso il loro straordinario e male utilizzato potere. Appunto, nell’ambito di una “ collaborazione” ora augurata da Organi della stessa Difesa, non solo su dati e percentuali, ma da mettere alla prova dei fatti su tutti gli aspetti degli alloggi. Di questo l’amico ora non più utente Roberto e tutti gli utenti, per quanto riguarda CASADIRITTO sappiamo che troveranno nuove motivazioni dandoci, contemporaneamente, nuove energie.

Quell’invito lo raccogliamo e lo rilanciamo: però non deve più avvenire che si verifichi ancora quel giochetto ormai ricorrente consistente che da quella certa parte …c’è chi trama nell’oscurità per mettere a punto obiettivi ( 9 ed ancora altri) per far eseguire cose indicibili, trovando qua e la, a destra e a manca fedelissimi esecutori con faccia di bronzo, che vanificano con un solo colpo, quanto costruito in tanti anni di lotte e sacrifici. Forti delle disillusioni avute, e vaccinati dalle ultime negative esperienze, accettiamo l’invito alla collaborazione con circospetto ma con consapevolezza.

IL PIFFERAIO DI HAMELIN E’ UN PERICOLO? Non cedete, ci dicono, alle lusinghe di qualche pifferaio magico, per poi tutti, essere trascinati nel burrone, così come narra la storia del Pifferaio di Hamelin? Chi ci assicura delle garanzie?

Rispondiamo semplicemente che porteremo avanti invece quella “ collaborazione” nel rispetto dell’Autorità come Istituzione Difesa e del rispetto delle regole, a cui aggiungiamo il valore aggiunto della solidarietà, ma anche dell’ equità sociale e giustizia, (che secondo la vulgata comune dovuta a l’aria che tira, dicono, di non andare, bontà loro, più di moda ) e soprattutto essere sempre trattati con la dignità che spetta alle famiglie di utenti che per decenni hanno osservato, sia nel corso della vita lavorativa che successivamente, tutte le regole dello Stato, contro le ingiustizie in genere e contro gli abusi che i Comandi Periferici sono usi fare. Nella trattazione delle nuove regole sugli alloggi, saranno i nostri valori, quelli che sono stati posti a base con la possibile transizione con Nuovo Gestore Pubblico. Ma, ci dicono, non c’è il rischio che un minuto prima non potremmo essere trascinati nel burrone da qualche Pifferaio Magico? E’ una possibilità, ma ora dobbiamo essere forti e crederci. Confidiamo negli interlocutori. Così come sono messe le cose, dopo quell’invito, vogliamo crederci, ma soprattutto, siamo “costretti” a crederci. Di contro, con l’attuale sistema, alla fine della vecchia strada, con o senza il Pifferaio di Hamelin, il baratro sarebbe sicuro.

Sergio Boncioli

28 luglio 2017

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