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IL VERO BUCO NERO
SIMPATICO RENDEZ-VOUS TRA “ IL TEMPO” E L’UFFICIO GENERALE DEL CAPO DI SMESERCITO – UFFICIO PUBBLICO INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

L’uno IL TEMPO, censura CASADIRITTO evitando di trattare certi argomenti per individuare cause ed effetti derivanti dai canoni di mercato: Obiettivo 9, i Decreti La Russa e Crosetto, e le 5.000 case vuote.

L’altro,lo SME risponde sulla Rassegna Stampa con una censura sulla censura a CASADIRITTO, ghigliottinando per intero d’un colpo la terza pagina e i brani superstiti riportanti nell’intervista. La tagliola colpisce perfino l’appello di CASADIRITTO alla Ministra PINOTTI. Intervento rozzo, grossolano e maldestro che spiega, meglio di tante parole, il grado di degrado raggiunto. Non degna di un Paese civile.

1° BUCO - IL BUCO DE “ IL TEMPO” ( testo riportato in allegato) Ne avevamo già parlato con l’articolo pubblicato sul sito lo scorso 10 ottobre 2017, senza peraltro pubblicare il testo del IL TEMPO in quanto ne abbiamo preso subito le distanze. Il quotidiano il giorno 9 ottobre riportava a tutta 1 pagina un mistificante titolo che voleva essere una sintesi altre due pagine interne e riguardava gli alloggi “ Buco dei conti….” E poi a tutta 2 pagina nell’occhiello “ Il flop, la Difesa mette sul mercato 3 mila alloggi.

Altrettanti all’asta.” confondendo in modo plateale e sbagliato dati e cifre di vendite dirette o con vendite all’asta. Insomma un guazzabuglio tra una accozzaglia di dati inesistenti e fuorvianti sulla vendita degli alloggi all’asta, tesi abbondantemente smentita sia da CASADIRITTO che da altri Organismi delle stessa Difesa, tra cui la stessa Direzione Generale del Demanio che sul sito Ufficiale Difesa.it riconduce alla realtà dei fatti la situazione vendite.. Il tutto per sostenere la tesi privilegiata del quotidiano, quella del presunto “ buco” Poi in terza pagina, una intervista al Coordinatore Sergio Boncioli, riportata in modo del tutto parziale, omettendo quelle parti significative che erano la parte concordata per temi, con la giornalista, come condizione, per la concessione dell’intervista, richiesta reiterata dalla stessa giornalista in modo ossessivo per più mesi La parte omessa riguardava, guarda caso, la causa dello svuotamento degli alloggi, che poi aveva causato il vero default delle entrate dei canoni, insopportabili e insostenibili, vale a dire l’Obiettivo 9 e i suoi derivati, introdotti a livello politico dall’ex ministro della Difesa La Russa e dal sottosegretario Crosetto, con l’applicazione dei parametri OMI e i 5.000 alloggi vuoti per sempre. Il TEMPO comunque riportava importanti virgolettati come l’appello alla Ministra della Difesa sen. Roberta Pinotti , per un rapido approdo ad un Gestore Unico, previo esautoramento dell’attuale “ governance”e un ripristino delle tutele arbitrariamente tolte agli aventi diritto ed in genere ad alcune situazioni di fragilità, ben specificate dai Decreti e male applicate dai Comandi più ultras.

CASADIRITTO, dopo un primo attimo di sorpresa, aveva deciso di darne notizia solo attraverso un suo articolo ove si prendeva le distanze da come e da quanto descritto da IL TEMPO per via della censura ad affermazioni ritenute qualificanti. Ma dopo qualche giorno veniamo informati di un fatto grave. Lo Stato Maggiore Esercito decideva di pubblicare l’articolo de IL TEMPO nella propria rassegna stampa, ma contemporaneamente provvedeva ad un pesante ed ulteriore intervento censorio. Ed è per questo che poi abbiamo deciso di darne notizia pubblicando sia l’articolo intero de IL TEMPO che quello apparso sulla rassegna stampa dello SME:

2° BUCO, QUELLO DI SME ( Testo riportato in allegato) L’uso di affilate forbici. Nei modi usuali (deleteri) nelle migliori tradizioni, il giorno della pubblicazione dell’articolo, il 9 ottobre, l’articolo stesso viene ripreso dalla Rassegna Stampa dello STATO MAGGIORE ESERCITO, UFFICIO PUBBLICAZIONI E INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE,che se ne esce con una strabiliante manipolazione . Nel riportare l’articolo , con foto, grafici, e ampi spazi bianchi compresi, ( al posto di spazi originariamente pieni) il pool di Addetti o l’Addetto Capo ( presumibilmente un consesso di “specialisti”, una crema di intellighentia affiatata di convinta e di specchiata professionalità, opera il taglio chirurgico. Un Organismo, questo, il cui nome, nella sua interezza, è riportato in calce allo stesso documento, opera una manipolazione. Servendosi, nel senso materiale dell’accezione, di taglienti forbicioni che evidentemente fanno parte della cassetta attrezzi, opera l’intervento ed effettua il “ buco” sull’articolo, che a sua volta aveva già subito le devastazioni o da parte della giornalista ( che aveva più volte quasi invocato l’intervista) o da parte dello stesso Direttore de IL TEMPO, che almeno nei suoi titoli sparati e strombazzati gridava “ al buco, al buco…”CASADIRITTO, tempestivamente da quei titoli e dall’articolo ne aveva preso immediatamente le distanze.

Questo secondo buco,una commistione tra l’ “ ideologico” e chirurgico, produce riflessione e timore perché operato dagli Organi Informativo che sono pubblici, da personale pur sempre dipendente pubblico, anche se dotato di immensi poteri e agli ordini dello STATO MAGGIORE ESERCITO e perché soprattutto fa riflettere perché in qualche modo proviene dalle Istituzioni, aveva oscurato del tutto quello che ne era rimasto dopo gli ” interventi” de “IL TEMPO” vale a dire ( ne citiamo alcuni)

. “Sergio Boncioli: da troppo tempo vittime di sfratti bianchi” in riferimento a chi è stato cacciato da casa per l’impossibilità di far fronte ai canoni altissimi imposti (ndr)

. Tutto il paragrafo riguardante l’appello alla Ministra dela Difesa Sen. Roberta Pinotti

. Quasi tutta la terza pagina dell’articolo, ad esclusione di un inocuo trafiletto sull’IMU riguardante chissà perché,la tassa di una ex caserma su Sesto Fiorentino, terza pagina ove invece venivano riportate le tesi di CASADIRITTO già abbondantemente censurate da IL TEMPO.

UN COMUNE DENOMINATORE CHE LI UNISCE, QUESTO E’ IL VERO BUCO NERO INFORMATIVO Ma cosa accomuna i due soggetti, IL TEMPO e la rassegna stampa di SME?

In questa “divertente” concordanza , quella della omissione parziale e omissione totale, li accomuna un elemento non banale e fondamentale: Impedire a CASADIRITTO di mettere in luce non solo alcuni fatti ma anche le cause e gli autori che le hanno determinate, cause che hanno poi determinato come conseguenza la debacle , anche economica, nella gestione degli alloggi della Difesa. Gli uomini, compresi i massimi rappresentanti ( parliamo degli anni 2004-2008 nei quali era Capo di SMD l’Ammiraglio Giampaolo Di Paola e gli anni 2008-2011 Capo di SMD il Generale Vincenzo Camporini, ancora uomini potenti) anni in cui la “governance” era seguita attentamente , per quanto riguarda ai cosiddetti giovani virgulti battezzati “ giovani colonnelli” in materia di alloggi, da quel La Porta che per anni si era cimentato a soffiare sull’argomento dei sine titulo, per lui ossessionante tale da diventare sua attività principale, si affidava infine appunto ai “ giovani colonnelli” e teneva anche a scriverlo su un giornale. Era il tempo in cui tutti quelli di un certo tipo, che si occupavano di alloggi, erano tutti ossessionati dagli utenti sine titulo. Ora quelle persone si sono un poco perse, chi in pensione, chi in incarichi all’estero, chi invece ancora alligna ben impiantato, a Via XX Settembre anche se giovane non è più .Ma allora agirono anche se disuniti ma per poi colpire insieme, come recita una massima del 68. Chi con lo studio di fattibilità, chi con la sua definizione, tutto finalizzato alla realizzazione e messa in opera dell’Obiettivo 9,” l’opera magna” e maligna di cui tutto possiamo dire, come risulta da una copia, ormai ingiallita, custodita in qualche posto Incaricarono poi, per la rifinitura definitiva per l’inutile, perché scontato, (testimone la Senatrice Germontani) passaggio parlamentare, erano i Decreti,che portano la firma dell’ex Ministro della Difesa La Russa e dell’ex sottosegretario Crosetto, l’uno con il mostruoso piano alloggi, 50.000 che nessuno ha poi visto, l’altro con i famigerati e famosi canoni di mercato. Sappiamo come è andata a finire. A puttane, con 5.000 alloggi vuoti e lo SM: ancora a rincorrere, nel 2017, le persone anziane di 77 anni, vittime dei loro sfratti, il maresciallo con 104 di Treviso a cui hanno tolto le tutele, il maresciallo del Nord Est che è costretto ad uscire da casa prima di tentare la lotteria delle Aste per poter sperare di rientrare nella sua stessa casa Il solo fatto che si accenna a quei Decreti, a quei nomi, a quei risultati è il comune denominatore che fa scattare ancora, a distanza di anni, la molla della censura , anche da fronti diversi, quello di certi giornali e quello di quei ex giovani colonnelli ancora determinanti all’interno della Difesa anche se diventati brizzolati generali. Ed ecco che allora ci vengono in mente le cause di queste plateali censure nel mese di ottobre del…..2017. Quelle censure di certa stampa ( ma non mancano anche quelle di molte televisioni) che nel migliore dei casi si autocensurano, o si limitano, come nel caso de IL TEMPO, ad ignorare le cause del disastro.

Ma questa volta stiamo parlando nientemeno di un Organo Informazione di SME che ci mette la faccia, e che provvede in proprio. Lo fa attraverso la sua Rassegna Stampa, per impedire con le sue ampie censure tout-court, per quanto inaspettate e straordinarie, omettendo non l’articolo de IL TEMPO, ( che contiene peraltro tesi non veritiere per quanto riguarda la vendita degli alloggi ma soltanto quella parte che evidentemente aveva attratto particolarmente, come il miele per le api, le loro attenzioni morbose. L’intervento, pesantissimo, con tutto il suo peso, quello della censura più bieca contro CASADIRITTO, con l’intendo di colpire duro, colpire nel segno, colpire non solo la persona del Coordinatore che sarebbe poca cosa, ma tutte le famiglie degli utenti interessati.

A CHI CI CHIEDE A chi ci chiede di andare oltre, di ignorare certe cose…. CASADIRITTO risponde, andare oltre per andare dove? .

. Se non vengono sospesi gli sfratti;

. Se i Comandi, alcuni, continuano allegramente nell’esercizio del loro strapotere nell’applicazione dei Decreti Ministeriali;

. Se la politica, quella che dovrebbe esserci, si nasconde per autoreferenzialità e scappa facendo finta di non accorgersi di ciò che avviene, ad eccezione di pochi (e) ;

. Se stenta a prendere piede, l’auspicato cambiamento nella gestione degli alloggi, e l’introduzione del Gestore Unico, accennato in corso dell’avvenuta censura

. Se ci si impedisce , come abbiamo visto, di affermare ciò che si deve, nel corso dell’intervista;

. Se una Rassegna Stampa, dello Stato Maggiore Esercito, si permette di tagliare con forbicioni, quelle verità fuori di metafora, quello che era già sopravvissuto dalle censure di un giornale.

E’ quindi, per queste ragioni, compito di CASADIRITTO denunciare i fatti, man mano che in questa terra grigia, ormai divenuta una specie di zona franca, una terra di nessuno, siano essi sfratti, siano abusi gravi contro le famiglie, siano prepotenze contro portatori di grave handicap, e in genere contro le famiglie che abitano questi benedetti alloggi.. Lo facciamo e lo faremo fin che ne abbiamo fiato e ce ne sarà bisogno, con tutte le nostre forze, anche se messe a dura prova. L’unica condizione, essenziale, è che continui e si consolidi la fiducia di tante famiglie verso se stesse e verso CASADIRITTO, che è unica ( purtroppo) in questa battaglia che si combatte a viso aperto. E ci sono molti modi per farlo.

NOTA DEONTOLOGICA E MOLTO ALTRO, PER STATO MAGGIORE ESERCITO. (Sulla quale non pretendiamo alcuna risposta)

Se voi ( anche se vi chiamate SME) decidete di tenere in piedi una Rassegna Stampa, finanziata per giunta con soldi pubblici, avete certamente il diritto di riportare in essa tutti gli articoli che vi aggradano o non riportarli affatto. Ciò premesso, una volta scelto l’articolo da riportare in Rassegna con tanto di firma finale della giornalista, che ne certifica l’integrità e la sua personale responsabilità anche giuridica, e non come un semplice stralcio o riassuntino maldestro e smascherabile, questo deve essere messo per quello che è, vale a dire per intero senza spazi bianchi che puzzano di censura Perché funziona così, ce lo insegna la deontologia, la democrazia ed il rispetto per chi scrive e chi legge, a maggior ragione se è riservato al personale militare in servizio ( sono persone e cittadini pensanti) e anche una certa etica, morale e educazione anche se le letture sono riservate a pochi o tanti lettori di quella rassegna stampa. Se questo non accade, ognuno di noi, anche come cittadini italiani, siamo portati a pensare almeno cinque cose:

. I Responsabili si sono arrogati il diritto di censura;

. Non si ritiene,per chi legge,che ne sia all’altezza che possa interpretare esattamente, come volete, il testo che avete censurato;

. Si sta cercando di nascondere cose a voi non gradite;

. perseguite un piano non chiaro, data la gravità di quanto accaduto, i cui scopi è bene che vengano subito chiariti, per iscritto, non a CASADIRITTO e al suo Coordinatore, a cui sono rivolte comunque le vostre “attenzioni” ma almeno a chi è in grado di assumersi la responsabilità istituzionale dell’Organismo di cui fate parte.

. Possedete forse una straordinaria capacità di preveggenza rispetto a quello che sta accadendo o potrebbe accadere, vista l’aria c he tira…..di cui la censura e le manipolazioni, di triste memoria, potrebbero esserne i prodromi.

ALCUNE DOMANDE RISPETTOSE, ALLA MINISTRA DELLA DIFESA SEN. PINOTTI, (alle quali sarebbe utile una risposta). Le chiediamo:

. Che effetto fa, Sig.ra Ministra della Difesa, nel vedere censurata, da parte di un Organo Ufficiale di SME, quale è la Rassegna Stampa, Organo comunque di Riferimento della Difesa, di cui lei è il più Alto Esponente, una intera pagina (3) di una inchiesta che riportava su un giornale a tiratura Nazionale. Tra l’altro quella pagina riportava un invito a lei rivolto da una Associazione CASADIRITTO che lei conosce, che le chiedeva di mettere ordine nella Gestione degli Alloggi della Difesa. Chi aveva interesse ad occultarne i contenuti? Siamo sicuri che questo comportamento tutela gli interessi della Difesa? Ne vale l’attendibilità della stessa Rassegna Stampa?

Sergio Boncioli

Allegati:
   Articolo de “ IL TEMPO” completo , del 9.10.2017
   Lo stesso articolo de “ IL TEMPO riportato nella Rassegna Stampa di SME – Ufficio Generale del Capo di SAM

12 novembre 2017

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