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CASADIRITTO SCRIVE AL MINISTRO DELLA DIFESA TRENTA E CHIEDE UN INCONTRO URGENTE

A più di 100 giorni dalle elezioni politiche del 4 marzo u.s., dopo un lungo stallo e dopo la formazione di governo, di cui fa parte la neo Ministra della Difesa Elisabetta TRENTA, si stanno definendo solo ora gli Organismi parlamentari indispensabili per l’avvio della 18^ legislatura Presidenze delle 14 Commissioni Permanenti di Camera e Senato e componenti delle stesse Commissioni, fra cui quella per noi utenti importantissima, costituita dalle Commissione Difesa, Camera e Senato. Sono stati già nominati Sottosegretari di Stato per la Difesa deputati Angelo Tofalo e Raffaele Volpi, a cui abbiamo provveduto a inviare auguri e congratulazioni. Sono ancora in attesa di attribuzione delle deleghe, in particolare quella sugli immobili. Attribuzione, una volta assegnata la delega, che ci permetterà di individuare un interlocutore istituzionale, come d’altro canto si è fatto in tutte le legislature.

Sappiamo fin da adesso che il cammino potrebbe iniziare in salita, per il semplice fatto che una materia complessa, come quella degli alloggi, per la sua natura, richiede una ampia conoscenza da cui molti rifuggono. E questo riguarda tutto il nuovo Parlamento. Ma ci vuole perseveranza e fiducia nella democrazia, sperando innanzitutto che i nostri interlocutori siano animati dalla voglia di risolvere i problemi che si trascinano da anni, senza preclusioni o preconcetti. Siamo coscienti delle difficolta ma speriamo che ci faremo capire.

INTANTO, prosegue per CASADIRITTO quell’opera di informazione su tutto il Territorio, atta ad far aprire bene gli occhi su quello che succede attorno al nostro mondo e di denuncia attraverso il sito e non solo, per far emergere quelle situazioni nell’occhio del ciclone, tali da interessare non solo il singolo Comando, laddove e quando si renda protagonista di plateali violazioni o di atteggiamenti discutibili, ma per evitare, per quanto possibile, che ogni singolo episodio messo in luce, possa ripetersi, in altre forme e località.

Ed è per questo che le “ stravaganze” di cui CASADIRITTO se ne fa carico, vengono puntualmente denunciate, dando agli interessati, ampia facoltà di prova in maniera visibile e veritiera, pubblicando atti e documenti.

LA LETTERA INVIATA AL MINISTRO. In questo scenario CASADIRITTO ha inviato al nuovo Ministro della Difesa Elisabetta TRENTA, assieme agli auguri e congratulazioni, la richiesta, per un incontro avente al centro, un primo confronto sul tema degli alloggi militari. Attualmente si assiste da parte di molti Comandi ad un balletto di atteggiamenti che “ ballano” tra lo schizofrenico e atteggiamenti bipolari che rendono variegata l’applicazione di ogni norma tra Comando e Comando, dove di volta in volta ogni singolo utente rappresenta il “ vaso di coccio” stretto tra ferrei vasi. Il tutto avviene mentre ancora non sembra immediata quella “sterzata” da tanti invocata, quella cioè di dare praticabilità concreta e rendere operativa la Delibera della Corte dei Conti ( adeguatamente e attentamente limata) e la conseguente decisione del Parlamento dal significato inequivocabile indicata in Sede di Finanziaria del dicembre 2017, relativa all’anno 2018. Atti e documenti ampiamente resi noti sul sito di CASADIRITTO.

QUALE IL PERICOLO?, è quello rappresentato dalla attuale “stagnazione” prolungata, in una specie di limbo ove continua quel trend fatto di vessazioni e arbitri, in una aspettativa, la cui fase ancora non ben delineata, che potrebbe essere rappresentata da una svolta con una nuova gestione degli alloggi con un nuovo “gestore”. Tra le due situazioni, in mezzo al guado, ci siamo noi utenti. Una rappresentazione esemplare ce la danno quegli episodi (e sono solo alcuni) documentati e riferiti da CASADIRITTO con i suoi reiterati reportage, episodi verificatesi negli ultimi mesi: a Padova-Esercito, a Milano-Aeronautica, a Roma-Marina a Roma-Aeronautica, dove si intrecciano sfratti veri e sfratti annunciati, tutele concesse a norma di legge e le stesse tutele tolte a “ norma di interpretazione” e buon ultimo il goffo e risibile provvedimento dell’Aeronautica di Bari, che verso gli utenti di Napoli – Capodichino, riesuma una circolare dei tempi di Crosetto ( 2011) ove all’ISEE prodotta viene trattata con la formula di SMD con l’invenzione di “ CROSETTO x 2”, ovvero un nuovo gioco di società che consiste nell’accanirsi attribuendo un “ malus” che va da 100 a 300 euro con raddoppio dell’importo in caso che il sine titulo sia in quiescenza. Roba mai vista l’abbiamo letta tutti quella “ formula”. Tutto insomma per proseguire quella politica del Kaos, ovvero cortine del terrore contro le famiglie, con botti e con abbondanti fumogeni, per coprire il vero Kaos dovuto per la malsana idea di risolvere tutto con i canoni del Decreto del 16 marzo 2011.

Purtroppo si sta verificando sul versante opposto, che spesso tra degli utenti ci si diversifichi in due posizioni, anche se non necessariamente contrapposte.

C’è chi si sente molto “ protetto” e ha lasciato da tempo di partecipare e dare il suo contributo anche se in forma blanda. Ritiene che ha vinto la partita per sempre, e in qualche modo “ se ne frega” degli altri. Posizione che esiste, anche se non è maggioritaria. Ricordiamo che in questo campo nulla è “ per sempre” bisogna continuamente difendere quello che si è in qualche modo “conquistato”.

Al contrario c’è invece chi viene assillato dal pericolo di sfratto, dai canoni altissimi, o quello di vedersi tolta una tutela, può avvenire all’improvviso. Segue attentamente le nostre vicende avendone preso coscienza del pericolo.

CASADIRITTO si pone allora come elemento unificante cercando di rendere partecipi anche i primi, finchè c’è tempo, e non solo quando si è con l’acqua alla gola. Ma combattere anche la diffusa tendenza all’indifferenza e al menefreghismo con l’aria che tira, è sempre più difficile. Per quale ragione?

Hanno creato a tavolino la divisione in “noi” e “ loro” per arrivare al redde rationem ma non ci sono riusciti del tutto

4.500 FAMIGLIE VITTIME DI QUELLE TRAME, PRECEDUTI DALLA LORO PROPAGANDA PER SUSCITARE IL CONSENSO INTERNO E NASCONDERE LE LORO RESPONSABILITA’

Abili nella loro propagando avendo le leve delle comunicazione sia interna ( la circolare contro i “corrosivi” di SMA – SMA ORD. 001 ), che esterna la propria propaganda al personale militare unendola ad una discreta dose di mestiere nel percorrere un progetto a prima vista incredibile quasi a “ correre sul filo della legalità”, che si concluse con il famoso metodo per sfollare le case attraverso la “insostenibilità” ideata dagli strateghi di SMD. Unitamente fecero partire sui giornali amici e nei “ loro siti” fidelizzati una campagna di finta legalità accusando gli utenti senza titolo di abusivismo.

Vi ricordate la storia (quella loro) a puntate sull’allora diffusissimo giornale “Metro”? Andiamoci a rileggere, nel prezioso ARCHIVIO DI CASADIRITTO” ciò che combinò, inviato speciale in missione propaganda, il Generale Aeronautica Giancotti ( di ” Scuola Camporini"), al quale mandammo una lettera aperta del 4 settembre 2008 facilmente rintracciabile anche essa sul sito di CASADIRITTO il potente personaggio al quale viene attribuita la paternità dello “studio” sfolla-famiglie allora CSM Aeronautica e poi CSMD che portò all’approdo l’Obiettivo 9 con le sue dichiarazioni a METRO ( 2007), con tre puntate e intervista finale lamentando l’assenza di alloggi di cui poter disporre per i militari in servizio naturalmente accusando i senza titolo, quando già da allora l’Aeronautica disponeva di un enorme surplus, tanto che gli alloggi di OSTIA ROMA Aeronautica e di Ciampino ROMA Aeronautica furono poi messi in vendita. Forse il generale non ne era al corrente dell’esistenza di tanti alloggi di cui moltissimi vuoti. E’ stato quindi ottenuto un effetto deflagrante, ove ci siamo sentiti stretti in una morsa: tra il non poter pagare certi canoni e essere additati presso l’opinione pubblica come abusivi. Ed ancora oggi, con 5.000 case vuote e pochi soldi in cassa, molti colleghi in servizio ancora se la prendono con i sine titulo.

In circa 10 anni, la parte più estrema di SMD ha prevalso decidendo di veicolare la sua azione verso gli utenti dividendoli in “ noi” e “loro” tacciando i “loro” di ogni nequizia e colpevolizzandoli circa la mancata disponibilità di alloggi gran bel lavoro.

In questa situazione CASADIRITTO, pur difendendosi da questa propaganda menzognera, ha potuto contrattaccare e ottenuto molto. Ma da allora , con la “ MEDIAZIONE” CONTRARIA DI SMD AI DECRETI DEL 7 MAGGIO 2014 E SVUOTANDO IL DECRETO DEL 2015, ATTRAVERSDO SUE NOTE ESPLICATIVE, molto è stato annacquato, tutto rimane in pericolo, tutto è precario.

ORA essendo figli/vittime di quella situazione da una parte pittoresca e dall’altra drammatica e in presenza di uno sfascio morale e economico, in cui quei personaggi hanno condotto gli alloggi, cerchiamo di favorire, per quanto ci riguarda, quella nuova situazione con un nuovo gestore, anche se per esperienza, vogliamo rimanere attenti e vigili.

SCELTA GIUSTA E ORGOGLIOSA, LE LINEE GUIDA CHE ABBIAMO IN MENTE siamo coscienti di essere in un momento decisivo. E’ il momento che CASADIRITTO diventa nuovamente indispensabile avanzando con chi verrà, il nuovo gestore, proposte chiare: di equità, rispettando redditi in funzione della sostenibilità del canone seppure regolato da regolari contratti di affitto sulla falsariga di canoni concordati. Naturalmente in una norma generale che tenga conto delle attuali, anche se residue, tutele indiscutibili e soprattutto niente sfratti. Infine, se ritenuto utile da parte del nuovo gestore, un progressivo piano di vendite a prezzi realistici. Prevendo però, pensiamo, una fase, la prima, ove i canoni dovrebbero essere cristallizzati all’attuale situazione. Su questi temi CASADIRITTO sarà presente.

Difenderemo e cercheremo i nostri interlocutori con queste nostre linee guida, che sembrano semplici a prima vista, ma che, con la solita aria che tira, riguardo purtroppo al “ sentire comune” ( che non è ne rispetto per il disagio e il prossimo, ne quello della solidarietà, ma è quello molto in voga e qualunquista del, chi se ne frega degli altri, di quello che dice io ce l’ho fatta quindi peggio per te, cavoli tuoi).

Porteremo avanti questo programma pur sapendo e conoscendo l’andazzo corrente. Insomma “ gli altri siamo noi”, saranno posizioni minoritarie, anche se giuste? Se così sarà ne prenderemo atto e mai come adesso, anche se ci sentiamo in gran parte inadeguati per i nostri mezzi di cui disponiamo, ci sentiremo doppiamente orgogliosi di questa scelta prioritaria, lavorando e raddoppiando gli sforzi affinché questi principi prevalgano e diventino largamente condivisi.

Sergio Boncioli

Allegato:
   Lettera al Ministro della Difesa Elisabetta TRENTA

22 giugno 2018

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