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SURREALE RICHIESTA DI SFRATTO A CAGLIARI
Vedova, ottantenne con invalidità, trascinata in Tribunale. Audace e intrepida impresa del Comando Militare Marina di Cagliari

TRIBUNALE CIVILE DI CAGLIARI

Il Ministero Della Difesa, in persona del Ministro in carica....“ omissis ….Il Comando Marina di Cagliari ha ripetutamente significato alla Signora Congia Maria, vedova Collu, l’occupazione senza titolo, ordinandone lo sgombero, da ultimo con provvedimento prot. 6199 del 14 luglio 1999, ma senza ottenere risultato”etc. etc.

RICORRONO

“ omissis.... affinché il sig. Giudice designando voglia, a norma dell’art. 702 bis c.p.c. fissare l’udienza per la comparizione delle parti davanti a sé, assegnando il termine per la notifica del ricorso e per la costituzione in giudizio di CONGIA MARIA, residente in Cagliari Viale Calamosca, Faro S. Elia con invito alla stessa a comparire in udienza ….omissis e che in caso di mancata costituzione si procederà comunque in sua contumacia”.

Successivamente in data 15 gennaio 2019 alla Signora Maria le è stato notificato il Decreto di Notifica.

L’Atto del Tribunale e la notifica è riportato in allegato

Questa l’incredibile e grottesca situazione, che cercheremo di illustrare appresso, attraverso la quale il Comando Militare Della Marina Di Cagliari intende porre fine alla storia iniziata nel 1981, quando al Capo di 1 Classe COLLU Gianfranco, coniuge della signora Maria, fu assegnato l’alloggio AST nell’ex Stazione Semaforica S. Elia, nelle immediate vicinanze del Faro S. Elia. Una volta scaduto il titolo di concessione, la famiglia del Capo di 1 Classe Collu venne applicata, con i requisiti previsti, prima la legge 537 e poi la legge 724 art. 43 (equo canone) foglio Marigenimil 1327 del 10 maggio 1996.

Successivamente, a seguito del decesso del sig. Collu, la vedova sig. Maria, così come previsto dalla Legge 724, ha continuato la conduzione dell’alloggio, facendo fronte al canone ed ai continui aggiornamenti dovuti alle dinamiche ISTAT. Per continui e noti purtroppo a tanti di noi, arcinote disfunzioni contabili e amministrative, la signora nel tempo si è fatta sempre carico diligentemente delle continue richieste di conguagli, all’atto della comunicazione, senza alcun episodio di morosità, anche se a volte i conguagli raggiungevano somme cospicue. In questi casi chiedeva al Comandi di essere autorizzata a rateizzazioni. Richieste e subito concesse ( foglio n. 2900 del 3 dicembre 2002 di Marigenimil Cagliari.

Nel frattempo per la riscossione del Canone le competenze erano passate all’Ente pensionistico INPDAP di Cagliari (ora INPS) foglio 841 del 25.2.2003 di Marigenimil – Cagliari.

SUCCESSIVAMENTE IL TENTATIVO DI CARTOLARIZZAZIOINE, SCIP 3, CHE INCLUDEVA ANCHE LA SIG. MARIA E IL SUO ALLOGGIO. In data 4 novembre 2005 con foglio n. 23339 la Marina Militare Ufficio Genio Personale 4 Reparto 2 Ufficio 3 Sezione invia l’elenco degli alloggi che avrebbero dovuto essere venduti agli utenti per effetto della Legge 326/2003, la famosa Cartolarizzazione di Tremonti. Tra questi, nell’elenco, c’era il nome della signora Maria e il suo alloggio, il quale, evidentemente non era stato considerato di interesse Istituzionale e pertanto la Difesa lo dichiarava in dismissione agli effetti di quella Legge per l’eventuale vendita all’utente.

Ripetiamo e sottolineiamo questo passaggio, il quale dimostra che già da allora, con quella comunicazione, l’immobile non rivestiva alcun interesse “ quale opera di interesse per la Difesa Nazionale” così come sono chiamate le strutture militari, alloggi compresi. Poi la cosiddetta cartolarizzazione naufragò insieme al suo Autore.

Epiche le battaglie di Casadiritto per contrastare la voglia di fare cassa con la fallimentare operazione SCIP a spese della parte più debole degli utenti del Ministro del Tesoro TREMONTI e le battaglie anche nelle Audizioni della Commissione Tesoro e Finanze con la Sottosegretaria Maria Teresa ARMOSINO con i suoi tentativi riusciti di non far presentare alcun emendamento che Casadiritto tentava di far presentare.

ALTRO CONGUAGLIO, ALTRO PAGAMENTO, ALTRA RICHIESTA DI RATEIZZAZIONE. Il 21 novembre 2007 con foglio 6910 Marigenimil Cagliari, comunica alla Signora Maria un solito altro conguaglio. A seguito della solita richiesta di rateizzazione la Signora estingue il debito pazientemente, in 60 mensilità. Ormai ha capito con quale Amministrazione ha a che fare.

ENNESIMA COMUNICAZIONE. Il 25 febbraio 2016 con lettera 1257 il Genio Militare per la Marina di Cagliari invia alla Signora Maria l’ennesima comunicazione di variazione dell’importo di canone, che segue la stessa via.

ORA SPUNTA IL DEPURATORE CON RIMESSA IN EFFICIENZA A PROPRIE SPESE CON TANTO DI RICERCA IN PROPRIO DI DITTA, E CON IMPERDONABILE SCIVOLONE DI CATTIVO GUSTO. Il 4 luglio 2016 con Lettera Raccomandata n. 0010760, la Marina Militare, invia alla Signora una comunicazione rappresentando che il depuratore nel quale sono convogliate le acque nere è stato posto in fermo tecnico e che pertanto la signora dovrà provvedere in proprio, cercando la Ditta e pagando il relativo importo. L’Amministrazione Difesa, bontà sua, controllerà il tutto e sorveglierà attentamente.

Nello scrivere alla signora Maria, il Comando commette un gravissimo errore, cade malamente e definisce nel corpo lettera la Signora stessa un “ Occupante abusivo”. La Signora Maria Congia, vedova del Capo di 1 Classe della Marina Militare, Collu Gianfranco replica duramente a quella ingiusta affermazione di “ abusiva” ed “ invita “ lo scrivente a rimangiarsi quel temine.

Il Comando di Cagliari risponde per bocca del Capo Ufficio Consulenza Legale, che evidentemente colto in flagrante, risponde porgendo le scuse e l’errore lo attribuisce a “ refuso di stampa”.

Evidentemente quell’attributo di “ occupazione abusiva” così diffuso in ogni parte d’Italia presso tanti Comandi è difficile da estirpare da certe menti. Gli rimane naturale. Un concetto così tranchant non può essere un refuso di stampa ma così si è espresso per iscritto e noi lo capiamo… Ma in questo caso, almeno le scuse sono arrivate ( foglio n.0011620 del 19 luglio 2016). Per la cronaca, la Signora, senza battere ciglio, paga quanto dovuto con regolare fattura.

L’ETA’ AVANZA E LA SALUTE... Dopo tante traversie e l’età che avanza, la signora è costretta sia all’invalidità civile grave 100% e poi all’handicap grave di cui alla Legge 104 art.3 comma 3. Ridotta poi ad art. 3 comma 1 non rivedibile dopo un periodo di importanti e dure terapie.

QUESTI I FATTI. Casadiritto è in grado di riferire in dettaglio. Pur possedendo materialmente tutti gli atti citati, messici a disposizione dalla signora e dai suoi familiari, per il momento la gran parte di essi non vengono resi pubblici, per il rispetto che Casadiritto porta sia per l’impegno di quanto farà l’avvocato Nicola CICONTE del Foro di Roma incaricato dalla Signora Maria di seguire il suo caso nella Sede del Tribunale di Cagliari, sia per il normale svolgimento dell’attività del Tribunale stesso di cui abbiamo la massima considerazione e fiducia.

Ma quello che ci stupisce, in riferimento ad un foglio del 1999 indicato quale prova del misfatto, ( vecchio di 20 anni e poi reso inconsistente dalle decine di documenti successivi a quella remota data, con comunicazione dello stesso Comando Marina) che lo stesso documento del Tribunale definisce “da ultimo” quindi riconoscendo che non vi è altro “materiale” successivo. Tutti i documenti citati e molti altri ancora e per scelta non pubblicati, anche quelli recentissimi, vanno nel senso diametralmente opposto.

IL TUTTO NON CI ESIME COMUNQUE DI PUNTUALIZZARE. la Signora Maria:

. era a pieno titolo nella continuazione dell’utenza all’interno dell’alloggio in quanto: prima assieme al proprio nucleo familiare poi in quanto vedova usufruendo delle tutele della Legge 537 e poi della Legge 724 “ occupante senza titolo” protetta per reddito e condizione ( unico reddito pensione di reversibilità);

. ha provveduto a versare sempre il canone secondo quanto comunicato dall’Amministrazione Militare pur avendo a che fare con una amministrazione molto “ particolare” costringendola a reiterati “ stress da conguaglio”;

. le era stato comunicato perfino che il suo alloggio e il suo nominativo era stato inserito in quel goffo tentativo di cartolarizzazione, per la vendita agli effetti della Legge 326/2003;

. si è fatta anche carico, con discutibile prassi amministrativa, su richiesta del Comando, delle opere per rimettere in funzione l’impianto delle acque nere, pagando la sua quota, cercando la Ditta, mentre A.D. imponeva. Ordinava comandava ed osservava , in sostanza non faceva niente ne in solido ne in altre forme di partecipazione progettuale;

. è stata erroneamente insultata e lesa nella sua dignità, essendo tacciata di “abusiva” epiteto poi rimangiato con scuse da parte del Comando Marina di Cagliari.

NEL METODO. Aggiungiamo solo due parole per quanto riguarda la forma scelta: per quale ragione, che ancora ci sfugge, non è stata seguita, da parte del Comando Marina di Cagliari pur nella sua assurdità e inconsistenza delle motivazioni, la strada delle vie che la Difesa segue, senza nessuna eccezione, a norma dell’Ordinamento del Codice Militare di cui alla Legge n. 90 del 15 marzo 2010?

Vale a dire le modalità precisate nell’art. 333 in materia di Recupero degli Alloggi, con le modalità riportate negli allegati O e N di cui agli articoli 356 e 357 anziché quella del Tribunale?

Questo interrogativo, ci farebbe pensare, nella nostra completa assenza di competenza nella materia, un caso di “ difetto di giurisdizione”. E’ solo un dubbio.

A 80 anni ormai la Signora, diventa una nostra eroina.

Ora a 80 anni si ritrova ad affrontare, con l’obbligo di costituirsi entro i termini, per un documento di 20 anni prima e di cui lei non ricorda, ma si presume che esista, che comunque dopo tantissimi anni risulta superato e reso perfino superfluo , dal carteggio abnorme sviluppatosi negli anni successivi fino ai nostri giorni che ne vanificano, nella sostanza, qualsiasi elemento abbia potuto contenere.

UNA RISATA... VI GIUDICHERA’? Sarebbe il caso di dire: una risata…. vi giudicherà, ma sappiamo che in Tribunale le cose sono perlomeno complicate e farà bene l’avvocato Nicola Ciconte, che conosce bene “l’ambiente” nel prendere il tutto con la sua proverbiale professionalità che tutti gli abbiamo riconosciuto nelle condizioni difficili in cui opera.

CI SENTIAMO TUTTI “ SIGNORA MARIA”. Alla Signora Maria CONGIA, abitante nell’ex Stazione Semaforica S. Elia a Cagliari, nelle vicinanze della spiaggia di Calamosca, costretta a costituirsi parte nel processo e presentarsi a processo pena di essere dichiarata “contumace” vada tutta la solidarietà e la vicinanza di Casadiritto.

Il prossimo 21 gennaio 2020, il giorno dell’anniversario, le auguriamo di aggiungere tante altre candeline alla sua torta per il suo compleanno e festeggiare il suo anniversario assieme ai suoi familiari e augurandole un suo successo che metta fine a questa tristissima storia, chiedendo ed ottenendo GIUSTIZIA.

Questo, ancora nell’anno di grazia 2019 D. C. , nell’era mitologica del “cambiamento” non è dato ancora sapere.

NOTA DOVEROSA IN MERITO ALL’INCONTRO CON IL MINISTRO. Come noto la Sig,ra Ministro della Difesa d.ssa Elisabetta TRENTA a mezzo di una Interrogazione Parlamentare ha fatto sapere che riceverà una Delegazione di Casadiritto.

In modo scrupoloso, certosino ed impegnativo ci siamo preparati a questo incontro, per l’Associazione basilare oltreché importantissimo. Gli utenti e le loro famiglie ci chiedono continuamente notizie. Visto il loro impegno che si è concretizzato nell’invio al Ministro di circa 4.500 lettere, vogliamo rassicurarli che l’incontro avverrà da un momento all’altro come trapelato da ambienti della Difesa. In questa occasione Casadiritto consegnerà al Ministro della Difesa un importante Documento di analisi a tutto tondo con proposte precise sugli alloggi del Ministero della Difesa che sarà pubblicato sul sito successivamente all'incontro.

Sergio Boncioli

Allegato:
   Copia del Documento del Tribunale di Cagliari

17 marzo 2019

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